Falso in bilancio, sì allo scudo

Albina Perri

Arriva lo scudo per il falso in bilancio. Le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno approvato martedì il decreto correttivo e una nuova versione dell'emendamento cosiddetto Fleres che amplia le maglie della sanatoria, garantendo protezione ad una serie di reati tributari tra cui appunto il falso in bilancio. Nel testo dell'emendamento c’è però anche una parziale marcia indietro rispetto alla versione presentata la settimana scorsa: salta infatti il "salvacondotto" penale, vale a dire che sono esclusi dall'applicazione dello scudo tutti i procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (5 agosto 2009). Voto contrario è stato espresso invece dal Pd e dall'Italia dei valori. Nonostante infatti la marcia indietro per quanto riguarda il cosiddetto “salvacondotto”, i Democratici parlano di «amnistia» mentre l'Italia dei Valori accusa il governo di aver dato il via al «riciclaggio di Stato». Sotto accusa in particolare le norme che fanno in modo che una lunga serie di reati tributari nonché i reati di false comunicazioni sociali (dunque il falso in bilancio) rientrino nella sanatoria.