Ocse: nel 2009 Pil Ue a -4%

Silvia Tironi

Il Pil dell'Unione Europea calerà del 4% circa nel 2009 e ricomincerà a crescere lentamente solo nel 2010. E' quanto prevede l'Ocse nel suo rapporto sull'Unione Europea. Per l'Italia, é stimata invece una flessione del Pil intorno al 5% per il biennio 2009-2010. L'Ocse ha anche precisato che "Sono necessari stress test sistematici, rigorosi e trasparenti per precisare le necessità dei fondi propri delle diverse banche europee". Il comitato Ue dei supervisori bancari coordina attualmente una serie di stress test "ma non verificherà i bisogni di fondi propri caso per caso e parametri e ipotesi usati non sono stati resi pubblici". L'Ocse inoltre chiede a Commissione europea ed Ecofin di "vigilare" sui governi affinchè siano pronti per ridurre i deficit al momento opportuno. Le misure di stimolo all'economia "devono essere ritirate rapidamente una volta che la ripresa si sia ben avviata" e la recessione sia terminata. Tra le azioni consigliate dall'Ocse "la riduzione delle spese che non contribuiscono alla crescita o degli aumenti di imposizione fiscale che coprano un ampio ventaglio di contribuenti e che non pesino sugli incentivi economici dei consumatori e delle imprese". Inoltre sottolinea come dovranno essere accelerate le riforme strutturali nei prossimi anni "per evitare future crisi finanziarie, rafforzare la capacità di resistenza delle economie agli choc e migliorare le prospettive di lungo termine e la sostenibilità delle finanze pubbliche". Tra le altre raccomandazioni generali la necessità di rafforzare l'innovazione (la Ue continua a essere al traino di Usa e Giappone), consolidare il mercato unico, accelerare l'azione per la transizione a un'economia a basso contenuto di carbone, evitare la chiusura nel protezionismo migliorando l'accesso dei mercati ai paesi terzi.