Milano, 4 feb. (Adnkronos) - Favorire la raccolta di nuove risorse attraverso l'introduzione di incentivi fiscali mirati, snellire la regolamentazione nazionale e agevolare il disinvestimento delle partecipazioni detenute dai fondi. Queste alcune delle priorita' per far ripartire il settore del private equity e del venture capital in Italia indicate dall'Aifi, l'associazione di settore, al prossimo governo. Oggi il consiglio direttivo dell'Aifi si e' riunito e ha deciso di presentare al futuro governo un documento propositivo con le richieste dell'associazione. "Il private equity nel nostro Paese -si spiega dall'Aifi- ha bisogno di interventi mirati e di attenzione istituzionale per continuare a sostenere le aziende in un momento cosi' delicato per il Paese". Per sbloccare il mercato, secondo l'associazione, "occorre favorire, prima di tutto, la raccolta di nuove risorse". Per potenziare i flussi interni di raccolta Aifi suggerisce al futuro governo di "ispirarsi a politiche adottate con successo in altri Paesi". Ad esempio, "introducendo incentivi fiscali ad hoc si potrebbe convogliare il risparmio privato di famiglie e imprese, anche accantonato in fondi pensione e schemi assicurativi, per traghettarlo, tramite intermediari specializzati come il private equity verso interventi ancora una volta a supporto delle nostre imprese". Altre interventi "sono necessari per agevolare il disinvestimento delle partecipazioni detenute dai fondi, attraverso incentivi a fusioni ed acquisizioni o per nuove quotazioni, al fine di liberare risorse per nuovi investimenti e innescare il ciclo della raccolta di nuovi fondi". (segue)




