Usa, Pil in ripresa nel 2010
Il mondo dell’economia guarda agli Stati Uniti, da dove giungono nuovi numeri sull’economia e una riconferma pesante, quella di Ben Bernanke alla Federal Reserve. Quest’ultima notizia circolava già dalle prime ore della giornata e ha avuto conferma da parte del presidente Barack Obama: Bernanke, nominato alla guida della Fed nel 2005 da George W. Bush al posto di Alan Greenspan, rimarrà dov’è, dal momento che “ha fatto un gran lavoro”, come ha svelato l’inquilino della Casa Bianca. "Audace e brillante" - “Nel combattere la crisi finanziaria – ha spiegato un portavoce dell’amministrazione democratica – Bernanke si è mostrato audace e brillante. La decisione di riconfermarlo è stata assunta per favorire la stabilità dei mercati e ridurre il rischio di potenziali perdite per l’economia e per i mercati finanziari”. Una promozione sul campo, quindi, ben accolta dalla finanza americana. Anche se prima Bernanke dovrò comunque passare per l’audizione di conferma da parte della commissione bancaria del Senato. Pil in crescita nel 2010, ma anche il deficit sale - Per quanto riguarda i numeri e le cifre, dalla Casa Bianca hanno garantito che il Pil salirà del 20% nel 2010. Ma non sono tutte rose e fiori: il deficit nei prossimi dieci anni salirà sensibilmente e la disoccupazione toccherà il suo punto massimo il prossimo anno. Secondo le previsioni, il Pil si contrarrà del 2,8% nel 2009, per poi tornare a crescere nel 2010 con un +2%. Nel 2011, infine, si espanderà del 3,8%. Il deficit pubblico, d’altro canto, toccherà quest’anno quota 1.580 miliardi di dollari, pari all’1,2% del prodotto interno lordo. A peggiorare la situazione sarà, per la Casa Bianca, la debolezza dell’economia nazionale messa in conto per i prossimi anni. Entro il 2019 è stato calcolato un passivo nei conti pubblici di 9.050 miliardi di dollari.