Calabria
Ambiente: a Crotone 'tira una brutta aria', 13 anni di bonifiche mai avviate/Focus (2)
(Adnkronos) - Tra le cause dell'insorgenza dei tumori c'è anche l'esposizione ambientale per motivi lavorativo: "un minimo di legame c'è" afferma Varrina sottolineando che a Crotone "i casi di tumori alla vescica sono riconducibili ai siti industriali". Un'emergenza confermata anche nel progetto Sentieri (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento), promosso dal ministero della Salute e coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità, che nell'area crotonese registra 'eccessi' per tutti i tumori, soprattutto tra gli uomini. Le risposte a livello locale arrivano dal primo cittadino di Crotone, Peppino Vallone che per il Sin di Crotone spinge per la destinazione urbanistica. Su questa preferenza dovranno poi basarsi i progetti di bonifica che spetta alla Syndial, proprietaria delle tre aree industriali dismesse che fanno parte del sito di Crotone-Cassiano-Cerchiara. Per avviare un progetto di bonifica efficace, infatti, è necessario capire quale sarà poi la destinazione dell'area interessata, perché la natura degli interventi dipende anche dalle possibilità di riutilizzo. Inoltre, il sindaco riferisce che i 56milioni di euro che il Tribunale di Milano ha obbligato alla Syndial a versare nelle casse dello Stato per aver procurato un danno ambientale sull'ex sito industriale di Crotone andranno tutti al comune calabro. In pratica, questi soldi sono esclusivamente da considerarsi risarcimento danno e niente hanno a che fare con le risorse che la Syndial dovrà mettere in campo per le attività di bonifica, di competenza della società Eni, i cui progetti finora presentati hanno "ricevuto tutti parere negativo dagli enti locali".