Umbria

Crisi: cig per 867 dipendenti alla Perugina, annunciato sciopero

Perugia, 17 feb. (Adnkronos) Solidarietà e non cassa integrazione: questo è il messaggio che emerge con chiarezza dalle assemblee che si stanno svolgendo alla Perugina Nestlè di San Sisto (Perugia), dopo che l'azienda ha comunicato la decisione unilaterale di procedere all'attivazione della cassa integrazione ordinaria per 867 lavoratori. "Siamo consapevoli delle gravità della crisi in essere - si legge in una nota delle Rsu dello stabilimento perugino -, ma siamo altrettanto consapevoli che i suoi effetti sono amplificati oltremodo dalla mancata reazione, attraverso scelte industriali coraggiose ed investimenti, da parte del management italiano. Per questo non riteniamo accettabile scaricare in modo superficiale le conseguenze di questa situazione esclusivamente sul salario dei lavoratori, attraverso l'utilizzo di un ammortizzatore passivo e difensivo quale è la cassa integrazione. Il contratto di solidarietà al contrario presuppone un accordo su un piano industriale che va condiviso con i sindacati e con la Rsu. Piano industriale che deve dare una prospettiva seria a fronte della quale i lavoratori possano affrontare i sacrifici che vengono loro richiesti, sapendo sono finalizzati al rilancio della loro fabbrica". "L'atteggiamento di Nestlé - continua la nota - e la mancanza di un guida forte a livello di direzione azienda non offrono al momento queste garanzie. Per questo, dalle assemblee è emersa la volontà di reagire a questa scelta unilaterale con la proclamazione dello stato di agitazione permanente e di un pacchetto di 8 ore di sciopero da utilizzare a supporto della trattativa".