Sicilia

Palermo: ancora nubi su vertenza Almaviva, chiesto tavolo al Mise

Palermo, 14 feb. - (Adnkronos) - Soluzione ancora lontana per la vertenza Almaviva, il colosso dei call center che sono in Sicilia conta seimila dipendenti. Si è risolto con un nulla di fatto l'incontro in Prefettura a Palermo, convocato dal prefetto, Francesca Cannizzo, alla presenza di rappresentanti di Regione, assessorato regionale e comunale alle Attività produttive, assessorato al Lavoro, Agenzia nazionale dei beni confiscati, Confindustria, organizzazioni sindacali di categoria ed azienda. Al tavolo, infatti, non è stata individuata una soluzione per la messa in sicurezza dei 4.500 posti di lavoro a rischio. Le istituzioni hanno manifestato l'intenzione di mettere a disposizione i locali di via Ugo La Malfa, ma l'azienda ha dichiarato che la soluzione non è praticabile e che si stanno vagliano altre ipotesi logistiche. La società, secondo quanto riferisce la Cgil, ha affermato che, anche in presenza di una sede operativa in tempi rapidi, il problema vero sarebbero i volumi di traffico in continuo decremento, il dumping tra le aziende e la delocalizzazione. Il 24 febbraio ci sarà un incontro operativo in Confindustria tra Almaviva e assessorato alle Attività produttive per elaborare le richieste da trasferire al Mise. Insomma al centro della vertenza non vi sarebbe più l'individuazione di una sede, ma il deficit di commesse e le ingenti perdite denunciate dalla società. Una posizione che preoccupa i sindacati. "Il rischio - affermano Claudio Marchesini e Giovanni Gorgone, rispettivamente segretario generale dell'Ugl di Palermo e coordinatore regionale del settore Telecomunicazioni del sindacato - è che la potenziale perdita dei 5 mila posti di lavoro in Almaviva determini un tragico effetto domino per tutto il mondo delle telecomunicazioni, che in Sicilia conta complessivamente 22 mila addetti". (segue)