Lombardia
Expo 2015: Fico Eataly World, esposizione dell'eccellenza agroalimentare
Milano, 11 feb. (Adnkronos) - Un Expo permanente dell'eccellenza agroalimentare italiana, un grande parco di valorizzazione e 'narrazione espositiva' del patrimonio di gusti, sapori e tipicità che nel 2013 sono valsi all'Italia il record storico di esportazione dei prodotti agroalimentari, arrivato a quota 33 miliardi di euro. Tutto questo si propone di essere Fico Eataly World, la Fabbrica Italiana Contadina concepita come struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell'agroalimentare italiano, attraverso la ricostruzione delle principali filiere produttive. Il progetto sarà insediato al Caab, Centro Agroalimentare di Bologna, e, nel corso del 2015, si aprirà ai visitatori italiani e stranieri con oltre 80mila metri quadrati, articolati in aree specifiche fra coltivazione, produzione, ristorazione, studio/ricerca/didattica, commercializzazione. Si prospetta importante l'indotto turistico, che le prime previsioni stimano, a regime, in 6 milioni di visitatori all'anno. I dati di Federalimentare sul cibo italiano parlano chiaro: nel 2013 un prodotto alimentare italiano su cinque è stato venduto all'estero, e quasi il 40% delle imprese alimentari si è impegnato proficuamente sui mercati internazionali. "In vista del 2015, anno dell'Expo -spiega il presidente del Caab, Andrea Segrè- è arrivato il momento di trovare una casa stabile per custodire, raccontare e tramandare una delle risorse più vitali dell'economia italiana: il cibo. Per questo, d'intesa con il sindaco di Bologna, Virginio Merola, nel 2012 abbiamo pensato a un parco agroalimentare, condividendo poi il progetto con il presidente di Eataly Oscar Farinetti. Il risultato di un lavoro intenso e appassionante è appunto FICO Eataly World: una sorprendente ma reale vetrina dell'eccellenza agro-alimentare italiana, educazione e intrattenimento assieme in forma di parco tematico per dare al cibo il valore che merita. Un'idea talmente forte che in pochi mesi ha saputo raccogliere l'adesione di una ventina di investitori privati, a copertura e garanzia di un progetto che valorizza anche uno spazio pubblico". (segue)