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Imprese: Unioncamere, in Veneto 6 su 10 sono nate prima del 2009 (2)
(Adnkronos) - Dai dati riguardanti le imprese registrate suddivise a seconda della prevalenza al loro interno di giovani, donne o persone nate in paesi esteri, si evince che nel 2018 le imprese femminili sono oltre 97 mila (il 19,9% delle imprese regionali) e occupano 260 mila persone (con una dimensione media di 2,7 addetti). Le imprese giovanili sono oltre 36 mila e occupano 73 mila addetti (dimensione media 2 addetti). L’imprenditoria femminile e giovanile si concentra soprattutto nel settore dei servizi. Le imprese straniere sono quasi 50 mila (il 10,3% delle imprese regionali) occupano 113 addetti (dimensione media 2,3 addetti) e si concentrano nelle costruzioni e nel commercio. In campo innovazione, le startup innovative sono 918: Padova, Verona e Treviso sono le province in cui sono maggiormente presenti (rispettivamente il 27,9%, 21,1% e 18,0% del totale regionale). "Il lavoro lo crea l’impresa, per questo va sostenuta e aiutata. Come Sistema camerale resta importante l’impegno per il mantenimento di una costante attenzione al monitoraggio dell’economia e per il rafforzamento di comuni strategie di intervento volte allo sviluppo del sistema economico e al continuo miglioramento della sua competitività. Le Camere di Commercio sono volte ad intercettare le esigenze delle imprese e a rispondere al meglio alle loro aspettative, così come stiamo già facendo sui temi centrali dello sviluppo che riguardano l’orientamento al lavoro, il digitale, l’ambiente, la cultura e il turismo – sottolinea Mario Pozza, presidente di Unioncamere del Veneto. – Vanno sostenuti gli investimenti, vanno rimossi gli ostacoli che frenano lo sviluppo e a volte impediscono persino la sopravvivenza di un’impresa. Con l’augurio che il 2020 sia proficuo e migliore per le nostre imprese, auguro a tutti Buone feste e un Sereno Natale". Secondo il Rapporto di Unioncamere e Mediobanca, nel 2016 le medie imprese industriali in Veneto sono 640 (il 18,2% del totale regionale). Dal 1996 al 2016 le società hanno rafforzato il proprio peso nell’industria italiana, raggiungendo l’11,5% delle imprese manifatturiere: hanno raddoppiato le vendite e il valore aggiunto, segnando al contempo un incremento della forza lavoro superiore al 30%.