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Spazio: Donazzan, 'missione Cheops extra sistema solare un vanto per Università Padova'

AdnKronos

Venezia, 18 dic. (Adnkronos) - “Ancora una volta la migliore tecnologia italiana è chiamata a ricoprire un ruolo da protagonista nell’ambito di una missione spaziale internazionale”, ha affermato Elena Donazzan, assessore regionale all’istruzione del Veneto, plaudendo al contributo dell’Università di Padova nella fabbricazione delle tecnologie lanciate oggi in orbita con il satellite Cosmo-Skymed Sg1 e la sonda-telescopio Cheops. La missione Cheops , alla scoperta dei pianeti esterni al sistema solare, nasce dalla partnership tra la Svizzera e il programma scientifico dell'Agenzia Spaziale Europea, con importanti contributi da Italia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Il telescopio della sonda Cheops è stato progettato dai ricercatori dell'Inaf di Padova e Catania e realizzato, grazie al supporto dell'Agenzia Spaziale Italiana, da Leonardo, Media Lario e Thales Alenia Space Italia. “Ancora una volta l’Università di Padova, che ha collaborato con Leonardo ed Esa nella realizzazione del più potente computer mai lanciato in orbita – sottolinea l’assessore - è sinonimo a livello globale di alta ricerca ed innovazione in ambito spaziale”. Che aggiunge: “un plauso all’Ateneo, ai suoi docenti e ricercatori: il loro lavoro ha contribuito a fregiare del Tricolore un’importante missione spaziale internazionale”. “Il settore aerospaziale vanta in Italia importanti realtà d’eccellenza, non solo nell’ambito della ricerca universitaria – fa notare Donazzan – ma anche in ambito produttivo con imprese come Leonardo, o come le tante piccole e medie aziende sparse nel territorio, come spesso accade in Veneto, specializzatesi nella produzione di tecnologie per lo spazio. Risultati più che lusinghieri ottenuti in un contesto che non vede l’Italia primeggiare in investimenti rispetto agli altri stati d’Europa, Francia in primis”. “Se investissimo e difendessimo queste eccellenze come fanno gli altri Paesi – conclude - non avremmo rivali”.