Introdotta dalla Lega
Tasse, sparisce il balzello sui pagamenti degli immigrati: via l'aliquota dell'1,5% sulle rimesse
Sarà una coincidenza però la tassa sugli immigrati finisce in soffitta, mentre quelle sugli italiani non vanno mai nel dimenticatoio. Un anno fa i gialloverdi, su suggerimento della Lega, avevano introdotto un balzello dell'1,5% sulle rimesse nei Paesi d'origine da parte degli stranieri. Poca roba a livello di gettito, 100 milioni. Ma esemplare. Gli extracomunitari nel 2018 hanno trasferito fuori confine quasi 6 miliardi. E su queste rimesse i controlli, per stessa ammissione della Guardia di Finanza, non sono esaustivi. I movimenti di denaro avvengono attraverso i cosiddetti "money transfer" che non sono banche, e quindi non si sottopongono a rigidi controlli. Il Carroccio, nella precedente legge di bilancio, aveva così cercato di racimolare qualche risorsa da questo giro di denaro discutibile. Tuttavia, a distanza di un anno, la stretta sui pagamenti degli immigrati è sparita. E con tutta probabilità sarà cancellata la norma. Ci aveva già provato - come ha raccontato ieri il Sole24Ore - un altro esecutivo nel 2011 senza però riuscire nell' intento. Addirittura il provvedimento morì durante la gestazione della manovra. Lega e M5S, col loro prelievo, avrebbero graziato gli importi inferiori a 10 euro e le transazione commerciali. Ovviamente. Si voleva un po' pescare dal mare di nero che alberga nel mondo degli stranieri. Il record di spostamento di risorse finanziarie verso i Paesi di origine spetta nel 2018 ai bengalesi. Con oltre 700 milioni di euro inviati verso la nazione asiatica, il Bangladesh è la terra che ha beneficiato maggiormente delle rimesse provenienti dal nostro Paese. Secondo stime della Fondazione Moressa, in media ogni bengalese ha inviato più di 450 euro al mese verso la terra natale. Seguono, per quantità di rimesse, paesi come Romania, Filippine, Senegal, Pakistan, India, Marocco e Sri Lanka. Leggi anche: Ci rapinano pure sulla benzina. Altra trappola per gli italiani: quando scattano i rincari Domanda: ma se gli stranieri fanno fatica ad arrivare a fine mese, com' è possibile che un bengalese riesca a spedire a 450 euro pro capite in patria? Non a caso le associazioni di categoria denunciano la presenza di troppi abusivi, per lo più senegalesi e bengalesi, che praticano concorrenza sleale nei confronti dei commercianti italiani, costretti a onorare ogni singolo tributo. CONCORRENZA SLEALE - Soprattutto, come mai le norme fiscali riguardanti i contribuenti italici non finiscono mai in soffitta? L' Antitrust a febbraio scorso intervenne contro il tributo sugli immigrati, definendolo discriminatorio. Rare volte tuttavia abbiamo assistito a interventi contro balzelli retroattivi. Lo Statuto del contribuente vieta di introdurre imposte applicabili da prima dell' entrata in vigore della legge. Ma tutti i governi, per far quadrare i conti, agiscono in deroga. È successo 86 volte in 14 anni, ben 23 delle quali nel 2014. Il record negativo è del governo Monti, che con il Salva Italia ha aumentato di 2,2 miliardi l' addizionale Irpef per il 2011, senza dimenticare gli esodati e l' introduzione dell' anticipo Imu e la rivalutazione delle rendite catastali... Nessuna authority, inoltre, si è fatta sentire nei confronti della lotta al contante che metterà in difficoltà anziani e non solo. Si dà infatti il caso che dall' anno prossimo non si potranno più ottenere detrazioni o deduzioni fiscali se non pagate con strumenti elettronici, ovvero carte di credito o bonifici. Parliamo di decine di miliardi in ballo. Silenzio, quando c'è da bastonare gli italiani nessuno può fiatare. Gli stranieri invece se la godono. Ricordate la tassa sul permesso di soggiorno? Dopo sei anni di dispute, recentemente un giudice di Lecco ha dato ragione a Cgil ed Asgi (Associazione Studi Giuridici sull' Immigrazione) che si opponevano al tributo. Adesso lo Stato potrebbe essere costretto a restituire una media di 160 euro a testa a oltre un milione di titolari di permesso di soggiorno. Avete mai visto la Cgil battersi in tribunale contro un' imposta ingiusta? Anche no, semmai il sindacato chiede la patrimoniale per gli italiani. Così da esentare gli immigrati. di Giuliano Zulin