economia

La raccolta degli oli vegetali arriva al supermercato

AdnKronos

Roma, 7 nov. (Adnkronos) - Promuovere la raccolta degli oli vegetali esausti nelle strutture distributive operanti nel settore alimentare e sensibilizzare i cittadini alla corretta gestione di questo rifiuto. Sono gli obiettivi del protocollo d’intesa firmato oggi fra il Conoe, Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e grassi vegetali ed animali esausti, e Federdistribuzione, l’organizzazione che riunisce la maggioranza delle aziende della Distribuzione Moderna Organizzata. Il protocollo, siglato a Ecomondo presso la piazza delle Utilities di Utilitalia, ha dato vita a un’operazione congiunta per avviare nelle strutture commerciali di Federdistribuzione la raccolta di oli e grassi vegetali e animali esausti prodotti nelle abitazioni domestiche. Compito del Conoe è di vigilare sulle fasi di gestione di questo rifiuto, in conformità con le disposizioni nazionali e sovranazionali. L’accordo prevede inoltre la definizione di una campagna di educazione ambientale diretta a informare i cittadini e i produttori dei rischi causati dalla cattiva gestione e i vantaggi derivati dall’avvio a recupero di questo rifiuto. Nel 2018 sono state prodotte 260mila tonnellate di oli vegetali esausti, 94mila dai settori professionali e 166mila da attività domestica. Finora solo un quarto degli scarti casalinghi arriva alle bioraffinerie. Tutto il resto viene disperso nell’ambiente oppure gettato nei lavandini. Recuperando la produzione domestica, che è il 64% del totale, si incrementerebbe un ciclo già virtuoso: nel corso del 2018 il Conoe ha raccolto 76mila tonnellate di oli esausti, derivanti principalmente da attività professionali, di cui il 90% viene già avviato a rigenerazione per la produzione di biodiesel. Se tutti gli oli vegetali esausti generati in Italia fossero recuperati come biodiesel, oltre ai benefici ambientali, si otterrebbe un risparmio sulle importazioni di petrolio (82 US/barile) pari a circa 112 milioni di euro. "L’accordo siglato oggi a Rimini testimonia l’impegno del Conoe nell’attivazione di tutti i soggetti che possono contribuire a migliorare le performance di raccolta degli oli vegetali esausti - ha dichiarato il presidente del Consorzio, Tommaso Campanile - un capitale che i cittadini non sanno di avere nelle loro case e che purtroppo viene ancora scarsamente raccolto". "La firma del protocollo di intesa con Conoe rappresenta un ulteriore tassello nell’importante percorso verso la sostenibilità intrapreso da Federdistribuzione e dalle sue imprese associate - ha dichiarato il presidente di Federdistribuzione, Claudio Gradara - La Distribuzione Moderna Organizzata, con il suo ruolo a diretto contatto con il cliente, può svolgere un compito importante nella sensibilizzazione del consumatore e dare un ulteriore impulso nella transizione verso una completa economia circolare". Dal punto di vista ambientale, una raccolta prevista di 200-230mila tonnellate di olio esausto sulle 260mila prodotte ogni anno e destinate quasi integralmente alla produzione di biodiesel per autotrazione porterebbe a una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 790mila tonnellate/anno. Un valore equivalente alle emissioni di 253mila automobili per una percorrenza media annuale di 20mila Km. Inoltre, si otterrebbe un risparmio nei consumi di acqua pari a 282mila m3/anno, paragonabile al consumo medio giornaliero di oltre un milione di cittadini italiani.