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Caldo: Cia Padova, temperature estive mettono in crisi l'agricoltura (2)

AdnKronos

(Adnkronos) - Zucche e patate dolci sono state piantate in ritardo per via della pioggia di maggio, con il risultato di un prodotto di buona qualità, ma di dimensioni ridotte rispetto alla norma, viste le difficoltà di sviluppo e maturazione. Maturate con difficoltà, e quindi sono più piccole della norma. E la frutta non se la passa meglio, tutt’altro: complice il caldo, nei frutteti della provincia si registra una vera e propria invasione da parte delle cimici asiatiche, nonostante i trattamenti utilizzati. Molte aziende sono arrivate a dover gettare anche il 70% di pere e mele. Per queste ultime, in particolare, oltre a subire l’attacco dell’insetto infestante, si aggiunge un altro danno, che va ad incidere sempre sulla possibilità di vendita da parte dell’agricoltore: se fa troppo caldo, le mele non si coloriscono, in quanto, perché avvenga questo processo, necessitano di uno sbalzo di temperature tra notte e giorno, che sarebbe caratteristico del periodo autunnale, ma che non si verifica viste le temperature estive. “I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova la redditività agricola – dichiara il Direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini -. E’ indispensabile garantire un reddito equo agli imprenditori agricoli, anche attraverso le assicurazioni da eventi calamitosi, e i contributi della Politica Agricola Comunitaria. Per la cimice asiatica abbiamo chiesto lo stato di crisi, perché è un flagello che sta devastando le coltivazioni del territorio, senza risparmiare ormai più niente. Proprio per andare incontro alle problematiche estreme che affrontano le aziende agricole, la Cia di Padova ha chiesto alla Regione, inoltre, di provvedere con l’apertura di un canale di credito agevolato, in modo da dare la possibilità agli imprenditori agricoli di pagare i mutui e le materie prime, in questo momento così drammatico”.