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Eni: a Gela la più innovativa bioraffineria d'Europa
Gela, 25 set. (AdnKronos) - Nasce a Gela la più innovativa bioraffineria d’Europa. Avviata da Eni nel mese di agosto, con una capacità di lavorazione fino a 750.000 tonnellate annue, sarà in grado di trattare progressivamente quantità elevate di oli vegetali usati e di frittura, grassi animali, alghe e sottoprodotti di scarto per produrre biocarburanti di alta qualità. A Gela tutti gli impianti del petrolchimico realizzato a partire dal 1962 sono stati fermati: per la riconversione della raffineria sono stati a oggi spesi 294 milioni di euro, a cui si aggiungono ulteriori 73 milioni di investimento previsti per ulteriori attività propedeutiche e per la realizzazione del futuro impianto per il pre-trattamento delle biomasse, che verrà completato entro il terzo trimestre 2020 e consentirà di alimentare la bioraffineria interamente con materie prime di seconda generazione, composte da scarti, oli vegetali grezzi e materie advanced. Il processo di conversione da raffineria tradizionale a bioraffineria è iniziato nell’ aprile 2016 è stato completato dopo oltre 3 milioni di ore di lavoro di persone Eni e delle imprese terze con l’importante traguardo raggiungo di zero infortuni. Per realizzare l’impianto Ecofining sono state modificate le due esistenti unità di desolforazione ed è stato costruito lo “Steam Reforming” per la produzione di idrogeno, componente fondamentale nel processo di produzione dell’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), cioè il biodiesel che, addizionato al gasolio fossile in una quota pari al 15%, compone il carburante premium Enidiesel+. Per l’Amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, "oggi è un giorno molto importante per noi. A Venezia siamo stati i primi al mondo a convertire una raffineria tradizionale in bioraffineria e adesso inauguriamo la seconda, ancora più innovativa: un nuovo esemplare di eccellenza italiana. Si tratta di un grande passo avanti nel nostro percorso di decarbonizzazione, un cammino che come Eni abbiamo intrapreso da tempo ma al quale negli ultimi cinque anni abbiamo impresso una fortissima accelerazione, investendo significativamente sull’efficienza, e in particolare sulla produzione di energia verde, sulle rinnovabili e sull’economia circolare, attraverso la trasformazione di sostanze organiche e inorganiche, minimizzando gli sprechi e valorizzando i rifiuti e i materiali di scarto. Il tutto sviluppando ricerca, tecnologie e iniziative industriali che rappresenteranno per Eni vere e proprie future linee di business. E una parte significativa di questo percorso lo stiamo facendo proprio in Italia. Gela, in particolare, riveste in questo senso un ruolo da protagonista: oltre alla nuova bioraffineria, il sito gelese ospita l’impianto pilota Waste to fuel, che dallo scorsodicembre trasforma i rifiuti organici in bio olio, bio metano e acqua, ed è destinato a diventare per Eni un laboratorio per l’applicazione delle più avanzate tecnologie nel campo ambientale e delle rinnovabili".