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Veneto: assessore Donazzan, '30 mila posti di lavoro in più' (2)
(AdnKronos) - La stagionalità si ripercuote anche sull’andamento territoriale, con saldi nettamente positivi nelle province turistiche di Venezia e Verona (rispettivamente +26.300 e +10.000) e variazioni nulle o lievemente negative nelle altre: lieve crescita a Rovigo (+800), invariata Belluno, negative Vicenza (-2.300), Padova e Treviso (entrambe a -2.600 posizioni lavorative). Su base annua il saldo rimane positivo in tutti i territorio, ad eccezione di Belluno. Quanto al numero dei disoccupati, la Bussola del secondo trimestre 2019 mette in luce che le Dichiarazioni di immediata disponibilità (Did) rilasciate ai Centri per l’Impiego del Veneto sono state 27.900, un valore del tutto analogo a quello del secondo trimestre 2018. Il 44% delle Did risulta rilasciato dopo la conclusione di un rapporto di lavoro a tempo determinato o di somministrazione, mentre diminuisce il numero dei disoccupati che hanno perso per licenziamento un posto di lavoro a tempo indeterminato. “I dati di Veneto Lavoro, avvalorati anche dai recenti dati Istat sul tasso di occupazione al 67,9%, confermano che il mercato del lavoro della nostra regione ha raggiunto nuovi massimi occupazionali – commenta l’assessore al lavoro della regione Veneto, Elena Donazzan – E’ vero che la crescita sta rallentando ma bisogna considerare che stiamo toccando livelli occupazionali mai raggiunti in Regione e quindi tale rallentamento del ritmo di crescita è per certi versi fisiologico. La crescita dei contratti a tempo indeterminato cui stiamo assistendo contribuisce in parte a riequilibrare il mercato del lavoro regionale in termini di qualità dell’occupazione, dopo alcuni anni di eccezionale crescita dei contratti a termine e di altre forme di precariato”.