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Industria: allarme Cgil, 'in Sicilia emorragia posti di lavoro, servono nuove politiche sostenibili' (2)
(AdnKronos) - A riportare il saldo occupazionale in positivo ci pensano l’agricoltura (+ 6 mila occupati) e i servizi (+10 mila di cui 3 mila nel comparto commercio, alberghi e ristorazione). "Questi andamenti segnalano una forte terziarizzazione del sistema economico della Sicilia - evidenzia Mannino - Regione che sconta gli effetti della mancanza di una politica industriale". L’industria, in senso stretto, oggi contribuisce per appena l’8,7% alla formazione dei valore aggiunto e le costruzioni per il 4,3%, "nel complesso, meno della metà del dato nazionale". "Complessivamente - conclude il segretario della Cgil Sicilia - possiamo dire che l’economia ristagna e il sistema produttivo arretra ulteriormente. Questo pone l’esigenza di una discussione approfondita sul modello di sviluppo su cui puntare intervenendo per la sua realizzazione con investimenti e progetti. Non è pensabile una ripresa effettiva dell’economia escludendo i settori industriali, colpevolmente trascurati in questi anni da politiche nazionali e regionali che non hanno governato i processi di desertificazione, di cambiamento e di transizione in corso".