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Turismo: Federalberghi Veneto, Iva al 23 % incubo di fine estate
Venezia, 9 set. (AdnKronos) - Iva al 23% per chi paga in contanti negli alberghi: per il presidente di Federalberghi Veneto Marco Michielli è "l’incubo di una notte di fine estate”. “Leggo con sgomento che sarebbe sul tavolo del Governo l’ipotesi di un aumento selettivo dell’Iva, dal 10% al 23%, per reperire risorse e che il provvedimento riguarderebbe alcuni settori affermati a maggior rischio di evasione - dichiara Michielli - Sembra il parto di un quarto d’ora di follia da archiviare come effetto dell’ultimo solleone estivo, che sta però gettando nel panico tutti gli operatori che rappresento. Nel prosieguo di questa follia si evince che la maggiore Iva graverebbe solo su chi pagherà in contanti, mentre chi lo farà con carta credito riceverebbe un rimborso dell’imposta versata in più”. Nel suo intervento, il presidente di Federalberghi Veneto smonta punto per punto quello che definisce un ‘delirante intento’: “Mi preme far osservare all’incauto estensore che includere gli alberghi tra le imprese a maggior rischio di evasione indica quantomeno una scarsa conoscenza delle dinamiche burocratiche e di controllo cui sono sottoposte”. “Gli alberghi sono controllati sostanzialmente da tutti i corpi dello Stato, a partire dalle Questure, quando depositano i documenti dei clienti, per continuare con i Comuni, quando trasmettono l’imposta soggiorno, per finire con la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle entrate, a consuntivo - spiega Michielli - Inoltre, sempre l’incauto estensore ignora che oramai il pagamento negli hotel è effettuato al 90% con carta elettronica. Il provvedimento annunciato, quindi, creerebbe solo un’inutile complicazione: quella di dover ricostruire il sistema di compensazione”.