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Moda: assessore veneto, 'rilanciare formazione e raccordo tra scuola e lavoro'
Venezia, 23 lug. (AdnKronos) - “Si è detto per troppi anni che la moda era finita e certamente è stata fuorviante la strategia delle delocalizzazioni. Rimane, invece, un campo bello e affascinante per chi ci si affaccia. C’è bisogno di giovani formati e docenti inclini ai percorsi professionalizzanti. Ma devono essere in grado anche le stesse aziende di sfruttare del tutto la richiesta di formazione”. Sono parole dell’Assessore alla Formazione, Scuola, Lavoro della regione Veneto Elena Donazzan a conclusione del Tavolo della Moda - l’organismo di rappresentanza delle sezioni moda delle associazioni di categoria (Cna, Confartigianato, Confndustria, Confesercenti e Confcommercio) - riunito oggi a Palazzo Balbi per un puntuale aggiornamento sulla situazione del settore che conta 8.874 imprese in regione con 63.828 addetti. “C’è una sofferenza che riguarda il cambio generazionale degli operatori – prosegue Donazzan -. Il settore, infatti, ha resistito a crisi, delocalizzazioni, trasformazioni, chiusure ed è un mondo dove l’età media è in là con gli anni. Si conferma quindi la necessità di quella formazione mirata di giovani e disoccupati per cui la Regione ha messo sul tavolo 600.000 euro di investimenti. Ma le aziende non sono state ancora in grado di intercettare sempre tutte le opportunità. È opportuno che sfruttino meglio la richiesta di formazione per dare risposte adeguate ad un mercato che continua a crescere e a cambiare. La moda è un settore strategico e da parte nostra rimane la massima disponibilità a destinare risorse ma il tavolo deve essere stimolato anche ad essere più preciso e puntuale nell’esprimere le esigenze formative”. A seguito del tavolo, oggi sono stati invitati anche tutti i dirigenti degli istituti scolastici del settore per valutare alcune strategie. “Purtroppo – sottolinea l’Assessore – hanno risposto solo due istituti: il Ruzza di Padova e il Newton Pertini di Camposampiero insieme al Sistema Moda ITS COSMO regionale. Spero sia successo solo perché si tratta di un giorno di fine luglio. I temi, infatti, erano stimolanti nell’ottica del miglioramento dell’orientamento e del rapporto tra scuola e impresa, soprattutto con l’obbiettivo di vincere l’approccio scettico delle famiglie nei confronti del settore moda”.