Legge di stabilità
Tasse sulla casa e condono Le proposte di Pd e Pdl: Tra Trise e Tasi, spunta la Tuc
Si fa sempre più acceso lo scontro sulla legge di Stabilità. Nel mirino soprattutto le tasse sulla casa, aumento della no tax area, cessione delle spiagge, ridefinizione dello sconto sul costo del lavoro. Domani, mercoledì 13 novembre, si comincia a votare ma le posizioni sono ancora molto lontane. Altissima la tensione sulla casa che è un punto fondamentale per il Pdl mentre il Pd è più orientato ad alleggerire le tasse sul lavoro. Sullo scontro c'è il confronto in Consiglio nazionale del Pdl di sabato, al quale l'ala legata ad Alfano non potrà presentarsi avendo mostrato in settimana un atteggiamento remissivo sui temi cari al centrodestra. In tutto gli emendamenti presentati sono oltre tremila. Moltissimi i nodi ancora da sciogliere. La casa - Il Pdl alza il tiro invece sulla casa e con D'Ali' (che e' vicino ad Alfano), rimescola le carte su Imu, Trise e Tasi: l'emendamento dà vita a un Tributo che ingloba Imu, l'Irpef sulla casa e le addizionali: si dovrebbe chiamare Tuc (tributo unico comunale). In questo modo viene esentata la prima casa dalla "parte patrimoniale" del balzello ma tenendo in piede la tassa sui servizi. La proposta di modica, che si articola in 6 pagine, cancella la Trise (composta da Tasi e Tari), e introduce una tassazione massima del 10,6 per mille da applicare sugli immobili indivisibili e sarà articolato in due componenti. Il nuovo tributo, secondo l’emendamento del relatore, sostituisce l’imposta sul reddito delle persone fisiche, per la componente immobiliare e l’imposta comunale sugli immobili; mentre per la parte dei servizi sostituisce i costi relativi alle gestione dei servizi indivisibili. La componente patrimoniale del tributo unico locale sarà corrisposta “dai proprietari a qualsiasi titolo nella misura dell’8,1 per mille l’anno e non dovuta per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale e per i terreni agricoli e fabbricati rurali”. Il pagamento avviene in tre rate da corrispondere entro il 16 aprile, il 16 agosto e il 16 dicembre. I soggetti passibili dell’imposta sono: “gli utilizzatori a qualsiasi titolo degli immobili con un’aliquota dell’1,5 per mille e i proprietari degli stessi con un’ulteriore aliquota dell’1 per mille, con l’esclusione (per quest’ultima), delle unità immobiliari adibite ad abitazioni principale e dei terreni agricoli e fabbricati rurali”. L'emendamento stabilisce, inoltre, che la componente sui rifiuti non potrà superare l’importo richiesto per il 2013, ulteriormente ridotto del 10% per il 2015 e di un ulteriore 15% nel 2016. Anche su questo punto, Fassina blinda la manovra: "Era stato trovato un accordo", dice, Condono - Condono fiscale e contributivo, per i ruoli emessi fino al 31 dicembre 2012. Lo prevede un emendamento alla legge di stabilità, firmato dal relatore Antonio D’Alì e dal collega Pdl, Andrea Mandelli. La proposta di modifica stabilisce che i contribuenti potranno fare pace con il fisco, versando l’80% dell’imposta iscritta a ruolo e “senza corrispondere interessi di mora e sanzioni”. Nuove risorse, secondo il Pdl, potrebbero essere recuperate attraverso “l'eliminazione di enti intermedi”, come l’ex Iacp, che “sono fonte di eccessivo burocratismo e di spesa riducibile”. Mentre per altre strutture, come le public utility, che potrebbero essere privatizzate. “Ci sono sacche di spesa che si possono recuperare”. Altra fonte di gettito, secondo D’Alì, potrebbe essere la “rottamazione delle cartelle esattoriali,con una revisione a monte del sistema sansionatorio”.Attualmente, spiega il relatore, a causa delle sanzioni e delle more il costo delle multe arriva triplicato. Un intervento di questo tipo “potrebbe essere utile al cittadino, in via prioritaria, e poi all’erario”, sottolinea D’Alì. Un’altra misura per reperire nuove risorse, che propone il Pdl, prevede “l'estensione agli enti territoriali, in maniera più massiccia, delle procedure Consip”. Costo del lavoro - Ad esempio per gli sconti fiscali sul costo del lavoro. Il Pd punta a concentrare le risorse del cuneo sui redditi medi e bassi, in modo da aumentare le detrazioni pro-capite, che supererebbero i 200 euro per i redditi tra i 15.000 e i 20.000 euro. Il Pdl vuole premiare anche le fasce più alte ma l'emendamento a prima firma Cinzia Bonfrisco prende i 2 miliardi necessari tagliando le detrazioni, cosa che non piace al Pd perche' punisce i nuclei familiari. I Democrat da una parte chiedono di ampliare la platea dei prodotti sottoposti alla Tobin tax, oppure di vincolare al taglio del cuneo nei prossimi anni i fondi che arriveranno dall'accordo con la Svizzera per i capitali esportati e dalla lotta all'evasione. Per far cassa invece il relatore del Pdl, Antonio D'Alì lancia l'idea di cedere ai balneatori le parti retrostanti alle spiagge dove sorgono gli stabilimenti, cosa che ha suscitato lo scandalo nel Pd. E sul quale il vice-ministro Fassina alza le barricate: ''Non è nell'interesse del Paese e non è in linea con il governo''.