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Auto: mercato in flessione in Italia, ma in aumento in Veneto e a Padova
Padova, 7 lug. (AdnKronos) - “Siamo di fronte ad un periodo di transizione, nel senso che si affacciano nuove forme di immatricolazione e, soprattutto, cambiano le preferenze degli automobilisti in ordine alle motorizzazioni con i diesel che cedono il 22% nel semestre (ma addirittura il 41,7% a giugno), il metano che lascia sul campo il 28,7% e, per contro, l’aumento del benzina (+27,4%), dell’ibrido (+19,4%), del gpl (+2,6%) e dell’elettrico (+231,4%)”. Massimo Ghiraldo è il presidente dei concessionari auto dell’Ascom Confcommercio di Padova che – dice – “stanno valutando con grande attenzione un mercato che, in Italia, è sceso del 2% a giugno e del 3,5% nel primo semestre del 2019, mentre in provincia di Padova registra un +6,3% nel mese e addirittura un +7,63% nel semestre”. Un dato che, in qualche misura, si riverbera anche nel contesto regionale dove il mese di giugno si chiude al +4,87% ed il semestre al +3,5%. Dunque, Veneto isola felice? “Non possiamo dirlo – continua Ghiraldo – perché sarà soprattutto il secondo semestre quello che dirà con maggiore precisione ciò che ci si prospetta da qui in avanti e comunque va sempre sottolineato come le grandi concessionarie, operando su più province, spostino le immatricolazioni da una provincia all’altra a seconda delle esigenze e, soprattutto, sui dati pesi la politica delle case in ordine alle vetture immatricolate alle società”. In attesa di conoscere il futuro, il presente, per ciò che riguarda Padova ed alcuni marchi, è comunque positivo. Se infatti si analizzano le immatricolazioni del semestre per i marchi che hanno superato le 500 unità, vediamo che la palma del miglior aumento percentuale spetta a Land Rover che con le sue 535 auto nei primi sei mesi contro le 288 dello stesso periodo del 2018, segna un notevole +85,76%. Bene anche Dacia (+57,49% e addirittura +75,36% nel mese di giugno), Citroen (+54,19%) e Lancia (+28,98) mentre flettono Jeep (-27,85% nel semestre ma soprattutto -46,36% a giugno) e Renault (-27,32% nel semestre ma solo -2,76% nel mese di giugno).