economia
Agroalimentare, Ismea: "Primo trimestre positivo"
Roma, 5 lug. (AdnKronos) - L'agroalimentare italiano archivia un primo trimestre complessivamente positivo, nonostante l'incertezza delle relazioni commerciali internazionali continuino a determinare un rallentamento degli scambi. Relativamente al settore agricolo, il contributo positivo dell'agricoltura al Pil del Paese pari a un modesto +0,1% va contestualizzato rispetto al periodo dell'anno, i primi tre mesi, notoriamente ininfluenti in termini produttivi per la maggior parte dei comparti. A crescere, invece, in maniera consistente in avvio 2019 è l'occupazione del settore (+5,3% su base annua), grazie a una forte spinta degli addetti indipendenti (+10,3%) e in misura minore dei dipendenti (+0,2%). Parallelamente aumentano anche le imprese agricole a conduzione giovanile (+2,1% su base annua), arrivate a fine marzo a quota 53,4 mila unità, esprimendo un andamento in controtendenza rispetto al totale delle aziende del settore. Sul fronte dell'industria alimentare, si segnala la ripresa della produzione industriale (+1,3% rispetto al primo trimestre 2018), a fronte di una flessione dello 0,8% dell'indice manifatturiero nel complesso. Il buon andamento della produzione industriale riflette l'accelerazione dell'export agroalimentare. Dopo il rallentamento del 2018 (+1,2%), la prima parte del 2019 fa segnare un +5,3% che porta l'export agroalimentare a quota 10,5 miliardi di euro nei primi tre mesi dell'anno. Tra le destinazioni europee si segnala la ripresa dell'export verso la Germania (+4%, dopo il -0,5% del 2018) e il Regno Unito (+14%, dopo il +1,6% del 2018, probabilmente per una corsa agli acquisti alimentata dalle incertezze sulla Brexit). Tra le destinazioni extra-europee, risultano in accelerazione le esportazioni verso gli Usa (+10,7%, dopo il +4% del 2018), mentre rallentano quelle dirette verso la Russia (+1,2%, dopo il +7,4% del 2018) e frenano le esportazioni verso il Canada (-2,1% dopo il +4,2% del 2018). A livello merceologico, quasi tutti i principali settori contribuiscono al progresso dei volumi esportati, ad eccezione di ortaggi freschi, a causa del vuoto di offerta dovuto alle gelate di inizio anno, e dei cereali. In merito ai consumi alimentari domestici la spesa delle famiglie registra un aumento che seppure lieve (+0,8%) assume particolare significato se si considera che il 2018 aveva chiuso con un deciso rallentamento del trend di crescita.