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Dazi, Rapporto Sace Simest: "Effetti significativi da escalation guerra commerciale"

AdnKronos

Roma, 30 mag. (AdnKronos) - Gli effetti di un’escalation protezionistica portata avanti dagli Stati Uniti potrebbero essere significativi sia per le economie più direttamente coinvolte, sia a livello globale, in considerazione degli impatti sulla fiducia degli operatori e sulle catene del valore. E' quanto emerge dall'ultimo Rapporto Export del Polo Sace Simest, "Export Karma: il futuro delle imprese italiane passa ancora per i mercati esteri" presentato a in Borsa a Milano. Ad esempio, qualora Washington decidesse, nel corso del 2019, di imporre un dazio del 25% su tutti i prodotti provenienti da Pechino e sulle importazioni di autoveicoli dal mondo (esclusi soltanto Messico e Canada, con i quali è stata raggiunta un’intesa per la modernizzazione del Nafta – ora denominato Usmca), le ripercussioni negative si estenderebbero a macchia d’olio sull’intero sistema del commercio internazionale. In caso di una simile escalation, le esportazioni italiane di beni verso il mondo aumenterebbero più lentamente (-0,2 punti percentuali nel 2019 e -0,6 p.p nel 2020), con impatti ancora più marcati per le nostre vendite verso gli Stati Uniti (-0,7 p.p. nel 2019, -1,1 p.p. nel 2020). A questo vanno aggiunti gli effetti di ulteriore rallentamento che una simile escalation potrebbe avere sull’economia cinese (con conseguenze a cascata su altre economie emergenti). Questo aggraverebbe ulteriormente l’impatto sulle esportazioni italiane di beni complessive, le quali sarebbero inferiori di 0,8 p.p. nel 2019 e 1,7 p.p. nel 2020. Infine non è da sottovalutare l’eventuale rallentamento della Germania, prima geografia di destinazione delle nostre merci e, più in generale, un’economia strettamente connessa a quella italiana. Una frenata più marcata del previsto influenzerebbe in maniera negativa l’export italiano.