Mattoni e mazzate
Imu, Letta: "La seconda rata non si paga"
Enrico Letta zittisce Fabrizio Saccomanni e getta acqua sul fuoco dell'imu: "Non si torna indietro sulla decisione già presa dello stop alla seconda rata Imu". Il premier ha sottolineato che il governo sta lavorando sulle coperture. Poi ha messo a tacere il titolare di via XX settembre: "Il ministro Saccomanni - ha precisato Letta - ha detto quello che tutti abbiamo detto, ovvero che che la prima e la seconda rata Imu non saranno pagate dagli italiani. Questa - ha aggiunto - è una decisione già assunta e su cui non si torna. La copertura per la seconda rata non é una questione semplice ma sul piano politico è una decisione presa. Mi rendo conto che in questa fase ogni tema diventa occasione di terremoti politici, ma su questo voglio essere secco e ultimativo per evitare che ci si porti dietro delle incomprensioni". "Palle d'acciaio" - Letta è poi tornato anche sulla questione delle "balls of steel", parlando della "nota questione dell’acciaio". Per Letta si è trattato di un cortocircuito comunicativo: "Ho letto profluvi di articoli su cosa avrei voluto dire per una frase che non ho mai detto, Non c’è da parte mia nessun cambio di passo o volontà strategica - ha spiegato Letta confermando un problema di traduzione di una frase idiomatica -, rassicuro chi ha deciso di occuparsi di questo tema". Alla conferenza stampa ha preso parte anche il ministro del Pdl Maurizio Lupi: "L’abolizione dlel’Imu? Noi non ne abbiamo mai dubitato, la cosa peggiore per qualsiasi governo è di dire formalmente che un provvedimento si farà e poi non farlo, perché questo crea disaffezione". E a Letta risponde il capogruppo del Pdl, Renato Brunetta: "Come previsto Letta ha smentito Saccomanni che e' uomo d'onore, ha smentito il ministro Saccomanni, che non piu' tardi di tre giorni fa aveva messo in discussione la cancellazione della seconda rata dell'Imu. Ci chiediamo fino a quando debba continuare questa dicotomia tra presidente del Consiglio e ministro dell'Economia e fino a quando dovremo subire le docce fredde del ministro Saccomanni e le rettifiche del premier Letta, del vicepremier Alfano e degli altri membri del governo",