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Maltempo: Cia Padova, azzerata la produzione di miele, e le api non si riproducono

AdnKronos

Padova, 15 mag. (AdnKronos) - Le piogge incessanti dell’ultima settimana, e le temperature ben al di sotto della media stagionale, rischiano di azzerare la produzione di miele. Il periodo di fioritura va da aprile a fine giugno: in questi tre mesi si concentra la raccolta di un intero anno di lavoro degli apicoltori, e delle api, letteralmente mandata in fumo dallo stravolgimento del clima, denuncia la Cia di Padova. Con le piogge le api non volano, con le basse temperature i boccioli non fioriscono e le api non si riproducono, e il forte vento abbattutosi a tratti, nelle ultime settimane, ha disperso quei pochi fiori già sbocciati. Un circolo di cause ed effetti che si alimentano, provocando la riduzione totale della produzione di miele: “Il poco miele che sono riuscite a produrre, se lo mangiano per sopravvivere – racconta l’apicoltore Valentino Rossin, di ‘Apicoltura Val Giò’ -. Siamo nel pieno della fioritura dell’acacia, che rappresenta la varietà di miele più diffusa e richiesta, ma il maltempo e le temperature invernali stanno bloccando completamente la produzione. Per noi apicoltori è un vero disastro, perché vediamo vanificare il lavoro di un anno ”. A seguire queste settimane di piogge incessanti, arriverà il caldo, ma non si risolverà il problema, perché le api sono poche: per la covata da parte dell’ape regina serve una temperatura di circa 25 gradi, quindi ben lontana dagli 8-10 gradi di questi giorni. Le api, dunque, hanno smesso di riprodursi, e quando le temperature torneranno nella media stagionale, potrebbe essere troppo tardi: “Le api saranno troppo poche – spiega Nicola Milanetto, dell’azienda ‘Nettare d’Oro’ -. Il blocco di covata va a mettere a rischio la forza delle famiglie di api, che potrebbero non essere più in grado di produrre miele. Rispetto all’anno scorso, ho perso almeno il 90% della produzione che, tradotto, significa aver solo speso soldi per sostenere i costi di gestione di alveari e altro”.