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Province: Confartigianato Veneto, un nuovo ruolo nella programmazione urbanistica
Venezia, 30 apr. (AdnKronos) - Confartigianato Imprese Veneto, in vista delle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio per il rinnovo del governo di 321 Comuni nella Regione, "consapevole dell’entità e dimensione dei problemi che i sindaci si trovano ad affrontare", ha rivolto "un pressante invito, che coinvolge a diverso titolo Regione e Associazione dei Comuni, affinché cresca un più forte e attrezzato associazionismo tra i Comuni, per la gestione dei principali servizi che la loro dimensione, per oltre la metà in diminuzione di popolazione, non consentirà di affrontare a livello di campanile". "Dai nostri lavori è riemersa l’attualità della Provincia quale ente intermediario tra Regione e comuni nella sola programmazione urbanistica, l’unica materia il cui governo, che si auspica sovra comunale, non pare adeguato alla dimensione distrettuale delle auspicate aggregazioni finalizzate ad erogare servizi", sottolineano gli artigiani. “La recente legge regionale per la riqualificazione urbana ed il contenimento dell’uso del suolo - afferma Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto - richiede, per le scelte principali, criteri di attuazione non compatibili con la dimensione del solo Comune. Pensiamo ad esempio alla novità dei crediti edilizi e alla loro circolazione. Ma tra il dire che l’amministrazione provinciale può essere sede di un nuovo governo della programmazione urbanistica e il pensare ad un ritorno in pieno stile delle province del passato, ne passa di strada e vede la nostra forte perplessità per almeno due motivi".