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Siccità: Anbi, allarme idrico, dopo Po anche Adige in crisi
Roma, (AdnKronos) - "Mentre il fiume Po si avvicina, a Pontelagoscuro, alla fatidica portata di 600 metri cubi al secondo, sotto la quale scatta l’emergenza siccità e la concomitante dannosissima risalita chilometrica del cuneo salino, anche l’Adige, secondo fiume d’Italia e dal quale 'pescano' gli acquedotti di Rovigo, segnala una crescente sofferenza idrica: il trend è allarmante, se si paragona l’attuale portata, inferiore ai 100 metri cubi al secondo, a quella del marzo di 5 anni fa: oltre 271 metri cubi al secondo nel 2014, un exploit idrico, dal quale ci si è progressivamente allontanati". L'allarme deficit idrico arriva dall'Anbi, Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue. D’altronde, sul bacino del fiume Adige - continua Anbi - nella prima quindicina di marzo è caduto il 93% di pioggia in meno (-89% sull’intera Regione Veneto; il record spetta al bacino polesano Fissero Tartaro Canalbianco: -97%). Grave è anche la situazione dei fiumi in Emilia Romagna, dove l’Enza (a Vetto) è quasi asciutto, il Secchia (a Lugo) segna la portata di mc/sec 1,53 contro una media del periodo pari a 31,2 ed il Reno (a Casalecchio) registra una portata di mc/sec 2,57 contro una media, nel periodo, di 25 metri cubi al secondo. Continua, invece, il trend positivo nelle Regioni meridionali, dove i bacini di Puglia, Sicilia e Sardegna sono indicativamente oltre il 60% delle capacità d’invaso, largamente superiore alle condizioni dello scorso anno.