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Cina: Confartigianato Veneto, Via della Seta? No a pregiudizi ma regole di reciprocità
Venezia, 21 mar. (AdnKronos) - Inizia oggi la missione all’estero dell’anno del presidente cinese Xi Jinping in Europa che, in Italia, arriva per la firma del memorandum sulla Via della Seta. “La chiara volontà dei cinesi - afferma il Presidente di Confartigianato Imprese Veneto Agostino Bonomo - di diventare il nuovo protagonista globale mi sembra sia stato sottovalutato sia dall’Europa che dall’Italia negli ultimi anni. Venezia ed il suo porto, quello che fu di Marco Polo, sono invece carte da giocare pur con prudenza senza mai dimenticare che la nuova 'Via della Seta' deve diventare un’opportunità per noi e non per i cinesi; dobbiamo assumere decisioni ponderate, dopo aver attentamente studiato e approfondito le questioni, pensando prima ai nostri interessi e a quelli dell'Europa". Alcuni numeri dell’Ufficio Studi della federazione ci offrono la possibilità di inquadrare il tema. Il manifatturiero veneto nel 2018 ha esportato in Cina per 1,6 miliardi di euro. Si tratta in termini assoluti del 9 Paese di destinazione delle merci venete, il terzo extra UE, con un peso del 2,7% sul totale export (61 miliardi). Le nostre esportazioni sono cresciute rispetto all’anno precedente solo dello 0,3%, molto al di sotto della crescita media attestata sul +2,5%. Il saldo commerciale (oltre 2,3 miliardi) è però fortemente e storicamente a favore della Cina che ha venduto, nel corso dell’anno scorso, 4 miliardi di euro quasi totalmente nel manifatturiero e un terzo (1,1 miliardi) nel solo comparto moda tessile abbigliamento calzature e pelletteria).