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RdC: assessore Lanzarin, 'il Veneto non rinuncia al proprio modello territoriale' (2)

AdnKronos

(AdnKronos) - Nel 2018 – ha ricordato l’assessore - sono stati assistiti con il Rei quasi 28.498 persone in Veneto, che hanno percepito l’assegno medio mensile di circa 240 euro in vigore a livello nazionale dal 2017, per un totale di 10.662 nuclei familiari. Inoltre 1500 persone hanno beneficiato del Ria, il reddito di inclusione attiva istituito dalla Regione Veneto nel 2013 (con un impegno finanziario diretto che ha raggiunto i 3,8 milioni di euro nell’ultimo esercizio) e che attualmente vede il coinvolgimento attivo di 233 comuni e dei servizi pubblici e privati del territorio. “Chiave di volta del modello veneto sono gli ambiti territoriali, cioè l’articolazione degli interventi concordata sotto la regìa dei 21 comitati dei sindaci – ha precisato l’assessore – La Regione e i Comuni non intendono rinunciare a questo modello, nel quale i sindaci - in alleanza con i servizi sociali, il terzo settore e il volontariato - sono i protagonisti delle politiche di intervento sociale. I Comuni sono gli enti territorialmente più vicini ai cittadini e che meglio conoscono necessità e difficoltà dei singoli e delle famiglie. Non a caso abbiamo adottato il medesimo modello dei 21 ambiti territoriali (corrispondenti ai territori delle ex Ulss) per i piani di zona, le politiche giovanili e quelle per l’invecchiamento attivo”. “Mi auguro – ha concluso l’assessore - che le osservazioni che Regione, Anci, Alleanza contro le povertà e assistenti sociali hanno espresso oggi possano essere recepite dai parlamentari, al fine di migliorare l’impianto complessivo delle misure di contrasto alla povertà. Il nostro obiettivo è non disperdere quanto di positivo si è realizzato sinora e riuscire a dare una risposta alle tante persone che si trovano in condizioni di fragilità e precarietà, non solo per la perdita del lavoro, ma anche per dinamiche sociali, sanitarie, familiari ed esistenziali. Tutte problematiche complesse che non possono essere affrontate solo sotto il profilo occupazionale”.