economia
Fitch conferma rating Italia a BBB, outlook negativo
(AdnKronos) - L'agenzia Fitch conferma il rating dell'Italia a BBB con outlook negativo. Lo rende noto l'agenzia di rating. Il rating italiano 'BBB' e l'outlook negativo, spiega Fitch, riflettono il livello estremamente alto del debito dell'amministrazione pubblica e l'assenza di piani di aggiustamento strutturale, un debito estero netto relativamente elevato, una qualità ancora debole delle attività del settore bancario, una crescita del Pil molto bassa, oltre a rischi e incertezze dovuti all'attuale dinamica politica e ai rischi al ribasso associati alle proiezioni del debito pubblico. Il rating è supportato da un'economia diversificata e ad alto valore aggiunto, con indicatori dell'Rnl pro capite, governance e sviluppo umano molto più forti delle mediane del gruppo di pari. L'Italia ha anche un moderato indebitamento del settore privato, un sistema pensionistico pubblico sostenibile, una scadenza media relativamente favorevole del debito pubblico (6,7 anni) e un rendimento medio all'emissione (1,4%), oltre a una quota trascurabile di debito in valuta estera, un avanzo delle partite correnti e l'indebitamento è mitigato dall'appartenenza all'EMU. Nel report sull'Italia Fitch scrive che le tensioni politiche all'interno della coalizione di governo e la possibilità di arrivare a elezioni anticipate aumentano l'incertezza sulla politica fiscale ed economica. "Le grandi differenze ideologiche tra il Movimento Cinque stelle e la Lega - spiega l'agenzia di rating - metteranno probabilmente a dura prova la coalizione e consideriamo che la Lega potrebbe andare verso nuove elezioni, per tornare all'accordo precedente con Forza Italia e Fratelli d'Italia che, secondo i calcoli, si aggiudicherebbero la maggioranza dei seggi". "Non ci aspettiamo - scrive Fitch - che questo governo possa vedere un intero mandato, mentre cresce la possibilità di elezioni anticipate dalla seconda metà di quest'anno". "Le differenze di vedute all'interno della coalizione di governo - prosegue l'agenzia di rating - e l'attuale assenza di un programma di politica economica ben definito contribuiscono a creare un clima di incertezza tra gli investitori". "Considerando la riforma del mercato del lavoro, con il 'decreto dignità' dello scorso anno e le nuove misure pensionistiche che hanno un impatto moderatamente negativo sulla crescita a medio termine dell'Italia - spiega Fitch - ci aspettiamo che il governo si concentri sulle prossime elezioni europee, seguite dal bilancio 2020 e potenzialmente da altre elezioni nazionali, cosa che potrebbe allontanare lo sviluppo di nuove misure di riforma". "Vediamo - conclude Fitch - un moderato potenziale al rialzo per la sostenibilità del debito a medio termine nel caso in cui un nuovo governo fosse più stabile; un orizzonte di pianificazione più lungo potrebbe facilitare alcuni aggiustamenti fiscali, insieme a un mix di politiche più stabili e favorevoli alla crescita". PALAZZO CHIGI - "Le valutazioni di Fitch confermano la solidità economica del nostro Paese e, come era prevedibile, risentono del rallentamento economico transitorio che sta investendo tutto il continente europeo. Andiamo avanti con la strada tracciata nella manovra per assicurare sviluppo ed equità sociale all’Italia, prestando attenzione ai rischi provenienti dal contesto internazionale". E' quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio. "I fondamentali economici del Paese, cioè i conti con l'estero, la solidità finanziaria delle famiglie, la loro capacità di risparmio, la tenuta dell'occupazione, la riconquistata forza del sistema bancario, sono solidi. Su questa base, nella seconda parte dell'anno le nostre misure di politica economica e il miglioramento del quadro macroeconomico internazionale daranno impulso alla ripresa che alimenterà la crescita ben oltre il 2019 - sottolinea ancora la nota - Siamo certi dell’impatto positivo sulla crescita e sulla produttività che avranno il corposo piano di investimenti pubblici, le riforme strutturali adottate a sostegno degli investimenti privati, le misure fiscali in favore delle imprese e il potenziamento del sistema di reinserimento al lavoro associato al reddito di cittadinanza".