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Università: Bicocca adotta sistema blockchain per autenticare titoli di laurea (2)
(AdnKronos) - Il nuovo strumento, gratuito e immediato, sarà utilizzabile ovunque nel mondo e gli studenti potranno garantire l’autenticità e l'integrità dei loro titolo di laurea a potenziali datori di lavoro. E alle aziende e agli imprenditori basterà un clic per verificarne la validità, senza doverne fare richiesta agli atenei. "Ci auguriamo di avere ulteriori sviluppi in ambito educativo dalla tecnologia blockchain, perché sempre sulla stessa tecnologia si potranno, ad esempio, avere i libretti elettronici degli studenti non più centrati sui server della nostra università locale ma diffusi in internet. In questo modo lo studente che dovesse muoversi fra diverse università internazionale e raccogliere crediti potrà semplicemente riportarli a casa e vederseli automaticamente registrati dall'università che gli conferirà la laurea". La tecnologia blockchain promette di snellire le procedure burocratiche anche per le università. Come spiega Daniela Mapelli, prorettrice alla Didattica dell'Università di Padova, si tratta di "una svolta importante dal punto di vista dell'università, perché tutti noi, in quanto amministrazione pubblica, siamo chiamati alla dematerializzazione. E ci auguriamo anche che sia una svolta per l'Europa, perché uno dei punti dell'agenda dell'Unione europea è quello di arrivare al 2020 con il riconoscimento automatico dei titoli di studio in tutti i Paesi dell'Unione europea". Giacomo Scillia, direttore Struttura Complessa Università e Enti di Ricerca di Cineca, il consorzio interuniversitario con cui è stata sviluppata la piattaforma, sottolinea che "già da due anni abbiamo iniziato a lavorare sulle applicazioni e sullo studio delle diverse generazioni di blockchain. Siamo partiti con applicazioni in ambito industriale e solo dopo un percorso molto lungo siamo arrivati a realizzare una soluzione che mette in campo tutte quelle competenze che abbiamo raccolto in questi due anni e che può essere messa a disposizione delle università italiane che fanno parte del consorzio. Ma è solo l'inizio per poter rendere questa soluzione disponibile a tutte le università internazionali".