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Università: Bicocca adotta sistema blockchain per autenticare titoli di laurea
Milano, 25 gen. (AdnKronos) - Garantire l’autenticità del proprio titolo di laurea con un clic. E verificarne la validità all’istante sul web, senza passare da richieste agli atenei e saltando le trafile burocratiche. L’Università di Milano-Bicocca per garantire agli studenti la validità e l’integrità di documenti e certificati ufficiali sul web ha introdotto un sistema informatico di blockchain, la tecnologia che si basa su un registro digitale le cui voci sono suddivise in blocchi concatenati in ordine cronologico e la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia. Una tecnologia su cui si basa anche la valuta virtuale Bitcoin. Sviluppata insieme al consorzio interuniversitario Cineca e adottata anche dall'Università di Padova, la nuova tecnologia permette di emettere documenti digitali certificati, assicurando che non siano manipolabili o falsificabili. Paolo Cherubini, prorettore alla Didattica dell'Università di Milano-Bicocca, alla presentazione dell'iniziativa ha spiegato che, "aderendo all'invito della European Higher Education Area, l'Università Bicocca vuole mettere a disposizione dei suoi studenti certificati di laurea digitali, automatici, inviolabili, praticamente indistruttibili. La tecnologia blockchain, che è l'ultima frontiera in termini di sicurezza informatica, consente di costruire questi certificati sulla rete, crittografati in modo che non possano essere violati da nessuno, se non da chi li può certificare autenticamente. Lo studente potrà portarsi dietro sul suo smartphone o sul suo computer un certificato di laurea perfettamente valido, non modificabile, certificabile e controllabile da chiunque". Un intervento pensato anche per favorire la mobilità degli studenti fra le università di tutto il mondo. I certificati di laurea garantiti via blockchain potranno essere "un grandissimo vantaggio, perché tantissimo del nostro tempo amministrativo in casi di mobilità studentesca viene speso proprio nella convalida dei titoli. Se questa prassi si diffonderà su molte altre università, diventerà pressoché automatica", sottolinea Cherubini.