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Eni: a Taranto carburante autobus e mezzi raccolta rifiuti con olio fritture (2)

AdnKronos

(AdnKronos) - L’accordo prevede anche di mettere in campo azioni finalizzate a favorire e incrementare la raccolta degli oli alimentari usati e di frittura che i cittadini di Taranto consegnano al servizio di raccolta differenziata di AMIU per trasformarli in biocarburante nella bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, e a breve anche a Gela. Appositi contenitori per la raccolta degli oli alimentari esausti saranno a breve posizionati anche all’interno della Raffineria di Taranto e tutti i lavoratori riceveranno una tanica e apposite istruzioni per facilitare il conferimento degli oli di cucina. Eni, commenta Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni, "è stata la prima al mondo a trasformare una raffineria tradizionale in bioraffineria per produrre biocarburanti di altissima qualità come l’innovativo carburante Enidiesel+, utilizzando una tecnologia che abbiamo sviluppato al nostro interno e oggi il nostro obiettivo è ridurre progressivamente, fino ad azzerare, l’utilizzo di materie prime edibili, compatibilmente con il rispetto degli obblighi normativi imposti dalle normative europee e nazionali in merito ai biocarburanti e con le disponibilità di materie prime alternative cosiddette 'avanzate', sulle quali come Eni stiamo investendo molto in ricerca. Con l’accordo siglato con il Comune di Taranto e le sue aziende municipalizzate, città nella quale abbiamo una delle nostre raffinerie più importanti, confermiamo l’impegno per lo sviluppo dell’economia sostenibile e consolidiamo l’impiego di un rifiuto, l’olio di frittura, come materia prima importante per la produzione di Enidiesel+". L’accordo siglato oggi a Taranto amplia il circolo virtuoso già avviato da Eni con le società multiutility di Torino, Venezia, Roma e dell’Emilia Romagna e i cui test effettuati hanno già dimostrato importanti benefici a livello di qualità dell’aria, economico e industriale. Rispetto al gasolio tradizionale, infatti, Enidiesel+ presenta una componente rinnovabile che riduce le emissioni inquinanti fino al 40%, consente un risparmio dei consumi di circa il 4% e una riduzione dei costi manutentivi del motore. Gli stessi parametri tecnici di miglioramento derivanti dall’impiego del biocarburante saranno oggetto di monitoraggio congiunto sui mezzi di Amat e Amiu che utilizzeranno Eni diesel+, in collaborazione con l’Istituto Motori del CNR.