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Brexit: ConfartVeneto, no deal scenario drammatico per nostra regione

AdnKronos

Venezia, 16 gen. (AdnKronos) - “Rischio 'no-deal' 'nessun accordo'? Il peggior scenario per l’export veneto e di conseguenza per la nostra economia manifatturiera e per la piccola e media impresa che ne sono la colonna portante”. Ne è convinto Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto che così commenta la bocciatura di ieri, da parte del Parlamento Inglese, dell’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea che era stato raggiunto dopo 17 mesi di negoziato. “Non giudico la scelta degli inglesi - afferma Bonomo - ma questa situazione di incertezza è un virus che sta già minando le relazioni economiche tra UE e la Gran Bretagna penalizzando gli scambi commerciali in particolare quelli italiani ed oltremodo quelli del Veneto. E non è ancora successo nulla. Se arriveremo al 30 marzo prossimo senza una intesa sulle modalità di uscita, temo un tracollo. La Brexit ridisegnerà in ogni caso lo spazio economico europeo e le forze in campo nella competizione globale, dato che l’Unione europea perde il 15% del suo attuale Prodotto interno lordo e, di conseguenza, nel 2023 l’economia dell’Unione a 27 sarà sorpassata da quella della Cina”. A supporto dell’allarme, il Presidente richiama i numeri dell’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto sui dati Istat: l’export manifatturiero veneto verso il Regno Unito è stato in forte e continua ascesa dal 1 semestre 2013 sino a fine 2016 (+46%) passando da 1 miliardo e 200 milioni (primi 6 mesi 2013) a quasi 1,8 miliardi del II semestre 2016. Magia interrottasi bruscamente dopo il referendum sulla brexit. Dal 1 semestre 2017 infatti, pur non essendo cambiato nulla, si è registrata una inversione di tendenza che perdura da 4 semestri e ci ha fatto arretrare del -3,5% per un importo di meno 62 milioni di euro.