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Lavoro: Albanese (Sicindustria), dl Dignità è disincentivo ad assunzione

AdnKronos

Palermo, 27 nov. (AdnKronos) - "Non ha niente di positivo. E' un disincentivo all'assunzione, una misura che non porterà nulla di dignitoso né al lavoratore né all'impresa". A dirlo all'Adnkronos è Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindustria, che oggi a Palermo ha aperto i lavori dell'incontro 'Come cambia il lavoro col decreto Dignità'. Nella sede degli industriali siciliani si sono confrontati tecnici del diritto, imprenditori e consulenti del lavoro. Sul tappeto le ricadute e gli effetti del decreto Dignità all'interno delle aziende. "Ci ritroveremo con tantissimi lavoratori che, alla scadenza di contratto, non si vedranno rinnovare il contratto" sottolinea Albanese, per il quale la percentuale dei mancati rinnovi potrebbe essere a due cifre. "Attorno al 20 per cento - dice -. Insomma se l’intento era promuovere la stabilizzazione dei rapporti di lavoro, dalle prime analisi dei dati occupazionali l’effetto è quello opposto". "Il contratto a tempo determinato è sempre servito a professionalizzare i dipendenti, che per le imprese sono un patrimonio importante, fondamentale - spiega il leader degli industriali siciliani -. Era un modo per attuare un ingresso in azienda graduale. Invece, il decreto Dignità finisce con l'aumentare il turnover dei giovani perché le imprese, per evitare la conflittualità, al primo anno cambiano le persone". Insomma finisce il contratto e cambio il dipendente. Con un duplice danno. "Per il lavoratore che non si vede rinnovare il contratto e per l'azienda che deve formare un'altra persona".