economia
Tria: "Spread alto insostenibile a lungo"
Roma, 24 ott. (AdnKronos) - Lo spread sopra i 300 punti “non è una febbre a 40 ma neanche 37” ma è un livello che “non possiamo tenere così troppo a lungo”. Così il ministro dell’Economia Giovanni Tria interviene a 'Porta a Porta' sull'andamento del differenziale tra Btp e Bund, e avverte: “Uno spread alto pone un problema al sistema bancario”. “Ci saranno gli stress test il prossimo mese”, spiega, “lì si vedrà situazione e vedremo come intervenire”. Oggi lo spread è arrivato a superare i 320 punti con Milano maglia nera in Europa. Il governo intanto tira dritto sulla manovra. "Per ora non ci sono motivi" per cambiarla, "perché pensiamo che sia corretta", e "non ho nessun piano B", dice il titolare di via XX Settembre. “Monitoreremo quello che accade” sui mercati, aggiunge, “sarà un’analisi razionale della situazione economica nella quale decideremo cosa fare. Al momento non ci sono elementi nuovi”. Quanto ai rapporti con l'Europa, "è chiaro che c’è un confronto costruttivo", c’è un dialogo "con il commissario Ue Pierre Moscovici e con il vice presidente Dombrovskis", ma la lettera di ieri della Commissione Ue "per molte parti mi ha lasciato perplesso e un po’ sorpreso per alcune valutazioni superficiali”. “Forse è stata scritta un po’ in fretta”, dice Tria. “È la prima volta”, ricorda, che la Commissione Ue boccia una manovra “da quando esiste questa giunta di regole denominate Fiscal compact”. Ma nelle prime due decadi circa dall’introduzione dell’euro “le regole sono state molto spesso violate, per primi da Germania e Francia, e non sono neanche state condannate, e poi ci sono state varie procedure di infrazione”. CASALINO - In un'intervista al condirettore di Famiglia Cristiana Luciano Regolo in edicola domani Tria risponde anche a proposito delle critiche del portavoce della Presidenza del Consiglio Rocco Casalino sull'operato del Mef. "Non desidero commentare volgarità e minacce contro funzionari dello Stato - afferma il ministro - specie se questi ricoprono una funzione di garanzia ed indipendenza universalmente riconosciuta e prevista dall'ordinamento". A stretto giro arriva una nota del Movimento 5 Stelle a sottolineare che "l’audio rubato al Portavoce del Presidente del Consiglio, Rocco Casalino, è un'altra vergognosa pagina di giornalismo. Quelle parole erano dette in privato e tali dovevano rimanere. Non si trattava affatto di minacce ma il Portavoce riportava quella che è la linea del Movimento 5 Stelle, perché tutto il Movimento è convinto che alcuni tecnici del Mef non svolgono il proprio ruolo con indipendenza e professionalità". "Ci sorprende - conclude la nota - che il ministro Tria invece di fare valutazioni di merito e pulizia nel suo Ministero li difenda a prescindere”.