Una storia tutta italiana

Gilberto Bascheria, il direttore di banca che rubava ai correntisti ricchi per dare i soldi ai poveri

Caterina Spinelli

Poco più di un milione di euro in sette anni: questo l'importo sottratto ai correntisti da Gilberto Baschiera, direttore della Banca di Credito Cooperativo di Carnia e Gemonese, nel Friuli. Il 50enne rubava ai ricchi per dare ai poveri: "I clienti vanno aiutati lo stesso, a costo di esporre l'istituto al rischio di rimanere scoperto - diceva -, tanto quei soldi li restituirò tutti". Eppure - racconta Repubblica - i sogni del Robin Hood moderno si sono infranti. Infatti, la procura di Udine gli ha contestato l'ipotesi alternativa di appropriazione indebita o truffa, dalla quale Baschiera ne è uscito patteggiando. A lui sarebbero spettati due anni di reclusione, pena sospesa però dal Gup che ha premiato la collaborazione nelle indagini e ha, da subito, rilevato che di quei soldi, il direttore non si è tenuto un centesimo.  Leggi anche: La Meloni propone la pace bancaria per aiutare le aziende "Ora non posso contare su nessuno, nemmeno su chi ho aiutato", spiega l'ex direttore che aggiunge: "Dopo quanto accaduto, ho chiamato subito le persone a cui ho sottratto i soldi, non volevo impoverire loro a vantaggio di altri, ma solo aiutare chi aveva bisogno. Immaginavo di poter restituire quel denaro e invece". Roberto Mete, avvocato suo difensore, ha subito ribadito al pm Paola De Franceschini: "Lo ha fatto per aiutare correntisti in difficoltà o che non riuscivano ad accedere al credito bancario".  Leggi anche: Vitalizio spropositato per l'ex presidente di Banca Etruria "Dal 2009 anche la nostra piccola filiale non decideva più sulla base di una valutazione complessiva del cliente, ma sul livello di affidabilità stabilito a tavolino da un computer - racconta Baschiera - "Per me ci sono prima le persone dei numeri". Una ribellione al sistema che "abbandona pensionati con la minima e giovani senza risorse" quella di Baschiera che però lo ha severamente punito, portandogli via la casa nella quale viveva con la famiglia.