Manovra
Manovra, pensioni e assegni: cosa cambia con lo smantellamento della Fornero
Via al reddito di cittadinanza e allo smantellamento della Fornero, entrambi nel contratto di governo. Confermata la flat tax al 15% per le piccole partite Iva, "più di un milione di lavoratori italiani". Ma soprattutto la revisione della legge Fornero con la cosiddetta quota 100 tra età anagrafica e anni di contributi, che, esulta Matteo Salvini, assicura "il diritto alla pensione per almeno 400mila persone e altrettanti posti di lavoro a disposizione dei nostri giovani. Via libera anche alla pensione di cittadinanza da 780 euro. Per i truffati delle banche viene istituito un fondo con 1,5 miliardi di dotazione. Confermata la chiusura delle cartelle di Equitalia con la cosiddetta pace fiscale che dovrebbe riguardare le cartelle esattoriali e liti fiscali, anche pendenti fino al secondo grado fino a 100mila euro. Leggi anche: "Italiani, ricordatevi una cosa". Ue, prima reazione scomposta Pensione anticipata con la quota 100 - L'obiettivo è mandare in pensione almeno 400mila persone: ci vorranno 8 miliardi. Per i pensionamenti anticipati si introduce la quota 100 (somma di età anagrafica e contributiva), "con restrizioni funzionali alla sostenibilità del sistema previdenziale". Poi ci saranno le pensioni di cittadinanza (780 euro al mese), finanziate anche con il taglio delle pensioni d'oro sopra i 4mila euro netti. Reddito di cittadinanza - Costerà 10 miliardi. Consiste in 780 euro mensili per chi si trova sotto la soglia di povertà (secondo Luigi Di Maio si tratta di 6,5 milioni di persone), come incentivo a rientrare nel mercato del lavoro. Condizione necessaria è accettare almeno una delle prime tre proposte di lavoro. Flat tax graduale - L' introduzione della flat tax (dual tax) sarà graduale: si passerà inizialmente dalle attuali cinque aliquote a tre e quindi a due a partire dal 2021. Per oltre un milione di lavoratori italiani, ha spiegato Salvini, le tasse scenderanno al 15%. La flat tax per autonomi costerà 1,5 miliardi. La pace fiscale, la sanatoria cavallo di battaglia leghista, sarà limitata a un tetto di 100mila euro.