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Export: Assindustria Venetocentro, a Padova e Treviso performance da record
Padova, 18 set. (AdnKronos) - Oltre 695 milioni di euro in più. La corsa dell’export di Padova e Treviso non si arresta, a dispetto di dazi e barriere. E si aggiorna con il fresco dato del primo semestre 2018: +6,3% aggregato rispetto al primo semestre 2017 (Treviso +7,2%, Padova +5,1) pari a 11,8 miliardi di euro (Veneto +3,3%, Italia +3,7), la performance migliore di sempre. Con ottime vendite sia nei Paesi nell’area Ue (+6,4%) sia in quelli extra-Ue (+6%), trainate soprattutto da macchinari e apparecchi (+4,5%). E si proietta per la prima volta verso i 25 miliardi di euro nel 2018, record assoluto. Se il ritorno dell’export sopra i livelli pre-crisi data 2013, nella prospettiva lunga di quindici anni si segnala il maggiore dinamismo nei nuovi mercati (Brics ed emergenti). Che dal 2003 al 2017 sono cresciuti di quasi 6 punti, dal 33,6 al 39,3% delle esportazioni delle due province. Il peso relativo di Paesi come India, Cina, Turchia, Russia è raddoppiato o più che triplicato. Anche se il 60% delle vendite fa ancora perno sui mercati tradizionali, Europa e Usa in testa (Germania e Francia assorbono da sole quasi un quarto). Confermando la vitalità di un polo manifatturiero con grado di internazionalizzazione e localizzazione produttiva anche fuori dai confini nazionali sopra la media. Resta un nodo, però: a far andare le merci oltreconfine sono ancora per la gran parte le medie e le grandi imprese, mentre le piccole faticano di più a incrociare i mercati non domestici e, soprattutto, sono ancora troppo poche le imprese stabilmente esportatrici (30,6% tra i 10 e i 49 addetti).