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Lavoro: Confapi Padova, più burocrazia nel primo adempimento del governo (2)

AdnKronos

(AdnKronos) - (Adnkronos) - "Ricordiamo bene che, prima che le causali venissero abolite, era molto comune minacciare una causa contro i propri datori di lavoro, mentre, con l’introduzione del Jobs Act, il numero di cause da lavoro in Italia si è praticamente dimezzato. Il rischio è che, rendendo più costosi i licenziamenti e più convenienti i contratti inferiori ai 12 mesi - che non richiedono di specificare una causale - si finisca con l’incentivare le imprese ad accelerare l’avvicendamento dei lavoratori. Non solo, un altro aspetto da considerare è questo: mentre i contratti a tempo determinato vengono resi più costosi, non si fa nulla per creare le condizioni che favoriscano la loro stabilizzazione", spiega. "Dal decreto è inoltre stata stralciata la parte politicamente più spinosa, relativa al ritorno dei voucher, rinviando la discussione al Parlamento. «Quello dei voucher era un falso problema. Chi ha preceduto l’attuale esecutivo, invece di correggere e far funzionare meglio uno strumento efficace ha preferito cancellarlo, privando i lavoratori e le imprese di uno strumento flessibile e trasparente, con la conseguenza di far crescere il lavoro nero. Speravamo che, operate le dovute correzioni, i voucher potessero tornare, invece pare che non sarà così", conclude Valerio. "Fabbrica Padova ha stimato a suo tempo come il numero dei voucher venduti in Italia oscillasse fra i 130 e i 145 milioni nell’ultimo anno, 18,5 quelli venduti in Veneto, 3,3 milioni quelli nella provincia di Padova. Anche ipotizzando che siano stati tutti utilizzati, avrebbero rappresentato appena lo 0,53% del cumulo di 618 milioni e 944 mila ore lavorate dai dipendenti padovani (considerando 1.879 ore medie lavorate in un anno da un dipendente con un contratto di lavoro full-time). Erano davvero un problema?", spiega Valerio.