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Lavoro: Confapi Padova, più burocrazia nel primo adempimento del governo
Padova, 4 lug. (AdnKronos) - "Nelle intenzioni del Vicepresidente e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio dovrebbe essere la Waterloo del precariato. Nei fatti, finirà con ogni probabilità a portare una diminuzione dell’occupazione, introducendo una serie di lacci e lacciuoli che aumentano i costi che le imprese devono sostenere e gli adempimenti burocratici da affrontare". Il “decreto dignità”, attesissimo primo provvedimento del nuovo governo giallo-verde, è accolto con scetticismo da Confapi Padova. Il decreto, approdato in Consiglio dei Ministri alleggerito rispetto alle previsioni e alle bozze circolate nei giorni scorsi, prevede in particolare una stretta per i contratti a termine, che potranno durare al massimo 24 mesi, contro gli attuali 36, con le possibilità di rinnovi che scendono da cinque a quattro, introducendo l’aumento pari allo 0,5% dei contributi e l’obbligo di indicazione della causale dopo il primo contratto. Misure che andrebbero a impattare già da subito sui contratti in scadenza entro fine agosto che, secondo le stime di Fabbrica Padova, centro studi dell’Associazione, saranno circa 56 mila in Veneto e più di 6 mila solo nel territorio della provincia. "Le imprese attendevano misure strutturali destinate a rilanciare lavoro e produttività e a stabilizzare i contratti. E invece ci troviamo di fronte a un decreto che si muove nel senso contrario a quello di favorire l’occupazione, con il rischio di un proliferare dei contenziosi dovuto alla reintroduzione delle causali e di un incremento del costo del lavoro per effetto dell’aumento dei contributi a carico delle imprese. L’impressione è che si sia voluto prendere in tutta fretta un provvedimento a effetto, ma senza prima approfondire problemi che andavano affrontati in altro modo", commenta il Presidente di Confapi Padova Carlo Valerio.