economia

Cottarelli: "Manovra correttiva servirebbe già dal 2018"

AdnKronos

Milano, 3 lug. (Adnkronos) - La manovra correttiva sui conti pubblici esclusa dal ministro dell’Economia, Giovanni Tria, secondo Carlo Cottarelli invece servirebbe. "Per rispettare le regole europee credo che ci vorrebbe una correzione anche già da quest’anno, ma la sostanza è che se vogliamo ridurre il deficit, fare qualcosa quest’anno vuol dire fare meno il prossimo anno", dice ai giornalisti il presidente dell’Osservatorio sui conti pubblici, a margine di un evento da Dla Piper, a Milano. "Il ministro Tria dice che non serve una manovra correttiva e che l’intenzione è mantenere il deficit strutturale invariato rispetto a quest’anno. E’ meglio di quello che si poteva temere, cioè che ci fosse un aumento del deficit, ma io credo che se vogliamo avviare in maniera decisa la riduzione del rapporto fra debito pubblico e Pil bisogna ridurre il deficit strutturale. Non basta - sottolinea - tenerlo invariato". "Continuare a fare quello che si è fatto in passato è meglio di quello che si temeva, ma per far scendere il debito pubblico più rapidamente non basta", ribadisce ancora Cottarelli. La possibilità che si mantenga lo status quo ha un rischio: "Speriamo che non ci prenda un qualche scossone esterno perché allora davvero… noi siamo ancora abbastanza fragili e se non riusciamo ad avviare in maniera decisa la riduzione del rapporto debito Pil farlo con un deficit strutturale invariato mi sembra difficile". Quanto al dl dignità, contiene norme "che non fanno grande differenza, in un senso o nell’altro" per l’economia italiana. I cambiamenti rispetto al Jobs Act "sono abbastanza contenuti. Io - spiega - non sono mai stato uno che sosteneva che fosse necessario togliere l’articolo 18, ma ora tornare indietro non credo che sia fra le cose importanti per l’economia italiana". Piuttosto, afferma Cottarelli, "sarebbe più importante focalizzarsi sulla riduzione della burocrazia, sul rendere la giustizia civile più veloce e combattere l’evasione fiscale, la corruzione".