veneto
Lavoro: Confartigianato Veneto, primo atto nuovo governo ostile alle imprese (3)
(AdnKronos) - "Con riguardo alla reintroduzione delle causali - cui si associa anche l’allungamento dei termini di impugnazione – e l’assenza di un periodo transitorio, aggiungiamo che questa potrebbe avere principalmente un effetto: aumentare il contenzioso in materia di lavoro. Si tratta insomma di scelte in controtendenza rispetto alle riforme degli anni precedenti che hanno invece contributo in maniera significativa a ridurre la litigiosità nell’ambito del lavoro dipendente privato (- 80%) e alla maggiore rapidità nei tempi del processo, alimentando quella dinamicità che ha conseguenze positive per lavoratori e imprese (cfr. Ministero della Giustizia, procedimenti nei tribunali e nelle corti d’appello, 2016)". "Aumentare i costi per il rinnovo del contratto a termine non pare essere determinato da ragioni di tipo sistematico (es. irrobustimento del welfare) ma da intenti di tipo sanzionatorio punitivo nei confronti delle imprese che assumono a termine. Meglio sarebbe stato ridurre ulteriormente i costi del lavoro a tempo indeterminato. Ma nemmeno questo si è fatto. Anzi, al di là di ogni coerenza, si è previsto un innalzamento dei costi di risoluzione per contratti a tempo indeterminato. Una contraddizione evidente che tradisce confusione", sottolinea. "La riduzione delle durate dei contratti a termine va nella direzione di accelerare le stabilizzazioni in contratti; l’aumento dei costi di licenziamento va nella direzione esattamente opposta. Quale sarà l’effetto complessivo sulla composizione finale tra contratti a termine e indeterminati lo scopriremo solo tra qualche anno, quando ci troveremo a valutare probabilmente una nuova riforma, perché quel cantiere in Italia rimane sempre aperto", precisa.