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Cereda (Ibm): "Affrontare il problema dell'innovazione"

Milano, 7 giu. (AdnKronos) - A Milano, al Pavilion di Piazza Gae Aulenti, otto giorni di incontri tra istituzioni e professionisti per confrontarsi su come mettere sempre di più l’innovazione a disposizione delle aziende. Le tecnologie vengono messe a servizio dell’uomo, un esempio è quello dell’intelligenza artificiale. Attraverso il loro sviluppo, l’intelligenza umana viene ampliata e con l’ausilio di prodotti, soluzioni specifiche e i loro dati, è possibile estrarre valore per creare nuovo valore al business. L’uomo rimane al centro di ogni processo decisionale e "Grazie alla tecnologia, l’intelligenza artificiale viene messa a disposizione del fattore umano per aumentarne conoscenze e capacità, senza dimenticare aspetti come l’etica e la responsabilità nell’utilizzo dei dati", ha spiegato Enrico Cereda, presidente e amministratore delegato di Ibm Italia. Oggi nel nostro Paese non si può trascurare il problema culturale che deve affrontare l’innovazione per poter essere potenziata e portata all’interno delle aziende. In questo si rivolge al governo, Enrico Cereda: "I dati della nostra economia sono buoni e stanno crescendo così come le esportazioni. Chiediamo dunque al nuovo esecutivo, di mostrare più attenzione alle competenze digitali. Ci sono moltissimi posti vacanti proprio perché non si trovano competenze giuste sul mercato e dall’altra parte il livello di disoccupazione è ancora alto. Pertanto bisogna lavorare affinché istituzioni, imprese, scuole e università possano creare nuove figure professionali adeguate alle sfide tecnologiche che il nostro territorio deve affrontare", ha concluso il numero uno di Ibm Italia.