Come nel 2011

Spread e Tesoro, pessime notizie dall'asta dei Btp a 5 e 10 anni: i numeri che possono condannare l'Italia

Giulio Bucchi

Pessime notizie dal Tesoro: l'asta dei Btp ha fatto il pieno (unico aspetto positivo, diversamente sarebbe stata crisi finanziaria conclamata e drammatica) con 1,75 miliardi di titoli quinquennali assegnati e tasso di rendimento volato al 2,32%. Meno richiesto l'importo per i Btp a 10 anni: sono stati assegnati 2,25 miliardi a fronte di una richiesta di 2,7, e anche in questo caso il tasso vola al 3% toccando i massimi da maggio 2014. Sono andati all'asta anche 2 miliardi di CCTeu settennali: la domanda è stata sostenuta (2,8 mld) e i tassi sono saliti al 2%. L'impennata dei tassi d'interesse significa che pagheremo svariati centinaia di milioni di euro in più all'anno agli investitori, ed è il sintomo di una fiducia in calo specialmente sul medio-lungo termine nella solidità del sistema-Italia.  Qualche minuto prima, lo spread è salito sopra la soglia dei 270 punti, dopo aver aperto la seduta sotto tale quota. Ora il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, che ieri ha chiuso a 293 punti dopo aver toccato i 320 (il massimo dal 2013) è a 272,8 punti. Il tasso del rendimento è al 3,039%.