economia
Edilizia: sindacati Palermo, protocollo legalità per contrastare lavoro nero
Palermo, 11 mag.(AdnKronos) - Un protocollo di legalità nel settore edile che preveda negli appalti pubblici e privati anche la verifica della congruità della manodopera. E' la proposta che i sindacati edili palermitani intendono presentare al prefetto di Palermo Antonella De Miro alla quale hanno chiesto un incontro. "Le attività dell'edilizia si prestano alle infiltrazioni della mafia ma anche al lavoro nero e irregolare - affermano Ignazio Baudo (Feneal Uil), Paolo D'Anca (Filca Cisl) e Francesco Piastra (Fillea Cgil) - I protocolli firmati con alcuni comuni dalla Prefettura di Palermo vanno nella giusta direzione ma chiediamo l'adozione di misure specifiche con cui contrastare il lavoro nero e irregolare che spesso fa il paio con le attività illecite negli appalti". Fra le proposte quella di prevedere nei capitolati d'appalto il rilascio del Durc (documento unico per la regolarità contributiva) da integrare con la dichiarazione di congruità della manodopera e il coinvolgimento degli enti bilaterali per monitorare, in raccordo con gli enti appaltanti, l'andamento della congruità in un appalto con i dati in loro possesso sugli operai occupati. "Spesso le aziende, per risparmiare sul costi del lavoro, dichiarano meno ore - affermano i sindacati - L'orario mensile di un lavoratore edile è di 160 ore ma sempre più frequentemente si riscontrano dichiarazioni che stanno abbondantemente sotto questa soglia". Feneal, Filca e Fillea chiederanno anche "di coinvolgere nella definizione dei protocolli di legalità l'Anci, le maggiori stazioni appaltanti della provincia di Palermo e gli enti bilaterali e ispettivi, per poter pattuire norme generali da inserire nei capitolati". Altra questione da affrontare è poi quella dell'applicazione in edilizia di contratti di lavoro non attinenti al settore, utilizzati per eludere i maggiori costi sulla sicurezza. "Il fenomeno dell'elusione contrattuale sta seriamente rappresentano una nuova frontiera e forma di lavoro irregolare - sottolineano i segretari - Lo riteniamo un argomento di discussione non più rinviabile se consideriamo le ripercussioni che questo fenomeno genera in tema di sicurezza sul lavoro".