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Dichiarazione dei redditi 2018, modello precompilato

Francesco Biscaro

È tempo di dichiarazione dei redditi, un appuntamento annuale a cui di certo non possiamo sottrarci, al quale è importante arrivare preparati perché anche quest’anno sono state introdotte importanti novità che possono agevolarci e farci risparmiare. Dal 16 aprile, che voi siate pensionati, lavoratori, dipendenti o autonomi, potete visualizzare online la dichiarazione dei redditi 2018 in parte precompilata dall’Agenzia delle Entrate, sia attraverso il modello 730-2018 che attraverso il Modello Unico dei Redditi. Agevolazioni: le spese da detrarre Le agevolazioni previste per noi contribuenti sono circa 468. ll modello 730 precompilato – importante novità inserita lo scorso anno – è stato migliorato grazie all’implementazione dell’elenco dei dati presenti. Quest’anno, infatti, sono state incluse anche le spese sanitarie, quelle universitarie, le quote di spesa relative agli interventi edilizi (con detrazioni fino al 50% per la ristrutturazione edilizia e del 65% per interventi di riqualificazione energetica), le rette degli asili nido e quelle per l’affitto di case per studenti fuori sede. Importanti agevolazioni già previste lo scorso anno e ancora valide sono quelle sugli interessi sul mutuo per la prima casa, le spese sanitarie e veterinarie, le spese per l’assistenza a persone disabili, i contributi per colf e badanti e per le spese funebri. Scadenze Novità anche per quanto riguarda le scadenze: per la Dichiarazione dei Redditi 2018, sarà possibile inviare Il modello 730 anche nella forma precompilata, dalle date che vanno dal 2 maggio al 23 luglio 2018. Anche il modello Redditi può essere modificato dal 2 maggio, ma lo si potrà trasmettere dal 10 maggio al 31 ottobre. Donazioni Anche quest’anno, infine, è possibile per tutti i contribuenti, anche per chi invia il 730 precompilato, donare quote dell’IRPEF, quando compiliamo la nostra dichiarazione dei redditi. Si tratta di un atto di generosità, che non prevede alcun costo aggiuntivo. Inoltre, chi non farà la sua scelta non avrà indietro nulla perché la quota dell’IRPEF andrà allo Stato. Ci lamentiamo sempre del cattivo utilizzo dei nostri soldi, perché allora non usufruire di questa opportunità? Le tre forme di donazione – 8, 5 e 2x1000 – non sono alternative e il contribuente può scegliere un beneficiario per ognuna di esse. Negli ultimi anni molti italiani hanno utilizzato questo strumento per contribuire all’avanzamento di studi e ricerche scientifiche, soprattutto in ambito sanitario. Questo è possibile grazie al 5x1000 che permette a tutti noi di aiutare chi dedica la propria vita a salvare quella degli altri o comunque a renderla migliore. Il tema, purtroppo o per fortuna, ci tocca tutti da vicino e i progressi in questo ambito possono davvero cambiare le vite di chi è affetto da patologie particolarmente aggressive. Pensate, ad esempio, all’importanza della valutazione precoce di handicap neonatali e infantili o alla possibilità di ridurre gli effetti negativi delle disabilità, per recuperare le capacità residue dei bambini affetti da patologie di questo tipo. Donare è veramente semplice, basta scegliere a chi devolvere il 5x1000, individuare il suo codice e inserirlo nella nostra dichiarazione dei redditi 2018. Potete approfondire qui .