Il verdetto

L'Unione europea boccia Elsa Fornero: l'austerità fa male

Cristina Agostini

Pensioni e austerità. L'Unione europea nel suo Pensions Adequacy Report 2018 c'è una totale bocciatura della riforma Fornero, in particolare sull'adeguamento automatico dell'età pensionabile legato alle aspettative di vita, e l'invito ad "affrontare gli effetti collaterali negativi delle riforme pensionistiche all'insegna dell' austerità".  Leggi anche: "Chi semina odio...", Fornero senza vergogna in tv: cosa si spinge a dire contro Salvini / Video Il rapporto, riporta il Giornale, critica le pensioni italiane perché costano tanto e non risolvono problemi di fondo come il rischio per i lavoratori precari e osserva come "l'inasprimento estremamente rapido dei requisiti per la pensione" delle riforme adottate tra il 2009 e il 2011 hanno provocato un effetto "anziani dentro, giovani fuori", con "un milione di lavoratori anziani" tra i 50 e i 64 anni in più, e una contemporanea "riduzione di giovani lavoratori di 0,9 milioni" tra i 15 e i 34 anni, tra il 2008 e il 2013. Meno giovani occupati, più anziani occupati ma, paradossalmente, anche un maggior numero di over 50 disoccupati passati da 130 mila a 500 mila. L'Ue chiede dunque misure per "migliorare la capacità di assorbimento del mercato del lavoro italiano" e riconosce al governo Renzi di avere introdotto alcune misure per ammorbidire i requisiti della pensione, spendendo 6 miliardi in tre anni, come l'Ape sociale. Anche se "i requisiti di ammissioni troppo rigidi" rischiano di fare respingere una percentuale di richieste di pensione anticipata intorno al 35% (13.000 su 39,777).