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1 Maggio: Ciambetti (Veneto), festa di tutti, senza lavoro non esiste libertà
Venezia, 30 apr. (AdnKronos) - “1 maggio al lavoro? No, grazie: sono contrario alle aperture domenicali, figuriamoci a quelle nei giorni delle festività civili condivise in buona parte del mondo”. Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti intende “ricordare il significato e il senso di questo giorno, dedicando innanzitutto un pensiero a tutti quei lavoratori che, da sempre, sono nel posto di lavoro durante il 1 maggio e nelle varie festività, dal personale sanitario, alle Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, personale delle Ferrovie e del trasporto pubblico, turnisti impegnati nei servizi essenziali come il personale adibito ai musei e ai luoghi d’arte, quanti operano nel settore del turismo e vai dicendo". "E’ giusto dire grazie a questi lavoratori senza per questo dimenticare la giusta rivendicazione, e il diritto al riposo festivo, di quanti operano nella grande distribuzione. Questi ringraziamenti a quanti oggi lavorano per noi non deve far venire meno l’attenzione su altri temi centrali: la disoccupazione giovanile, il problema di una vera riforma delle pensioni che liberi posti di lavoro per i più giovani e rilanci la solidarietà intergenerazionale, e la lotta agli infortuni e il tema della sicurezza, il contrasto al lavoro irregolare e al dumping sociale premesse di sfruttamento e di concorrenza sleale inconciliabili con una economia moderna", sottolinea. "Il lavoro è un bene prezioso, è garanzia di libertà e pilastro di democrazia. Questo è il 1 maggio: ricordare a tutti che senza lavoro, senza solidarietà intergenerazionale, senza tutele – ha concluso il Presidente del Consiglio regionale – non può esistere una democrazia compiuta, non può esistere il benessere. Per questo il 1 maggio è la festa di tutti, perché tutti dobbiamo essere consci della centralità del lavoro e dei diritti dei lavoratori.”