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Foreste, via libera a Testo Unico

Milano, 16 mar. (AdnKronos) - Via libera definitivo oggi dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni anche in qualità di Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ad interim, al Testo unico in materia di foreste e filiere forestali. Il decreto, spiega Palazzo Chigi nella nota, provvede al riordino complessivo della normativa in materia di foreste e filiere forestali, in coerenza con la strategia nazionale definita dal Programma quadro per il settore forestale, la normativa europea e gli impegni assunti in sede europea e internazionale in materia forestale, di agricoltura, ambiente, paesaggio, commercio e sviluppo rurale. Il provvedimento mira a far fronte in maniera più efficace alle urgenti necessità di tutela e gestione attiva del territorio italiano, contrastando l’abbandono colturale e il declino demografico nelle aree montane e rurali del Paese, nonché a garantire la conservazione ambientale e paesaggistica, lo sviluppo di nuove 'economie verdi' e la crescita occupazionale in particolare nelle aree interne. "Dopo quasi cinquant’anni di attesa l'Italia ha finalmente una nuova legge forestale che, riconoscendo il patrimonio boschivo nazionale come bene di rilevante interesse pubblico, consentirà una maggiore tutela del territorio e la creazione di nuovi posti di lavoro" commenta il presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini. "Un provvedimento importante - continua Orsini - che garantirà nel tempo una gestione armonizzata delle politiche forestali con l’obiettivo di renderle meno vulnerabili e maggiormente produttive. Non dimentichiamoci che l’Italia è il terzo importatore comunitario di legname con una quota dell’80% del fabbisogno annuo di materia prima e preleva ogni anno dai propri boschi solo un quarto dell’incremento naturale. Più semplicemente, per ogni ettaro di alberi tagliati crescono tre ettari di nuove piante". La legge Forestale, conclude Orsini, "è il frutto di un lungo lavoro di confronto istituzionale tra il governo e la FederlegnoArredo. Un primo passo per riattivare una filiera fondamentale per l’economia nazionale in un’ottica di circolarità e sostenibilità ambientale".