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Dazi: Confartigianato Veneto, protezionismo Trump preoccupa anche noi artigiani
Venezia, 12 mar. (AdnKronos) - “Siamo molto preoccupati. Non solo per il nuovo “fronte” aperto dal Presidente Trump nella metallurgia -e che rischia di far partire un effetto domino di sicuro impatto nel perimetro degli affari delle piccole imprese- ma per il suo sommarsi ad una Brexit che ancora non è chiaro cosa comporterà, niente di buono comunque, e l’embargo russo che persiste da 3 anni e ci ha già causato ingentissimi danni”. Così all'Adnkronos Agostino Bonomo, Presidente regionale veneto di Confartigianato, commenta l’effetto che la guerra commerciale avviata dagli Stati Uniti potrebbe avere per la piccola impresa. “Stiamo parlando di 3 delle prime 5 potenze mondiali che stanno chiudendo, o si sono viste chiudere, i confini commerciali -prosegue il Presidente-. Nei primi 9 mesi del 2017, le esportazioni venete negli USA, Inghilterra e Russia, ammontavano a oltre 7,3 miliardi di euro (quasi esclusivamente dati dal manifatturiero) sui 45,5 miliardi totali (16%). Verso gli Stati Uniti sono andati 3,7 miliardi di euro. Nel Regno Unito il Veneto ha venduto 2,6 miliardi di euro di beni ed in Russia 966 milioni. A certificare questi numeri l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Veneto sull’export delle MPI regionale nei primi nove mesi del 2017 di fonte ISTAT", spiega. “Negli USA, in particolare, esportiamo soprattutto prodotti metalliferi e della metalmeccanica (metallurgia, macchinari apparecchiature n.c.a.), che hanno toccato il miliardo e 137 milioni di euro (un terzo del totale) nei primi 9 mesi dell’anno, – ricorda il Presidente –, a cui vanno aggiunti 952,4 milioni di prodotti di altre industrie manifatturiere. Mentre in Inghilterra arrivano tantissime altre nostre produzioni come gli alimentari e bevande (470 milioni di euro) e la moda (tessile abbigliamento pelletteria) per 420 milioni di euro. Soprattutto nel Regno Unito ci saranno le maggiori difficoltà perché le merci non viaggeranno più come attualmente accade. Immaginiamoci solamente quali saranno i problemi di sdoganamento alle frontiere”.